CNR: valorizzazione professionale per ricercatori e tecnologi, odissea seconda parte
La FLC CGIL ribadisce tutte le sue preoccupazioni e asupica che non debbano essere ancora le lavoratrici e i lavoratori a subire le conseguenze di ritardi e di decisioni verticistiche, poco trasparenti e per nulla condivise.
Il CNR ha completato la nomina di tutte le commissioni relative ai 61 Bandi per R&T, emanati ai sensi dell’art. 15 del CCNL 2006; ha completato altresì anche la fase istruttoria verificando il possesso dei requisiti dei candidati per l’ammissione al concorso.
In allegato le tabelle riepilogative con i dati forniti dall’Amministrazione, relativi per ogni Area Strategica/Settore Tecnologico e il link per accedere alle rispettive commissioni.
Ad oggi solo alcune commissioni, il 30% circa, hanno fissato e pubblicato sul sito i criteri per la valutazione sia dei prodotti scelti sia del CV nel suo complesso. Abbiamo già espresso dubbi e perplessità circa le procedure poste in essere dal CNR, bandi farraginosi predisposti frettolosamente, con un superficiale confronto con i sindacati, senza una seria revisione delle Aree strategiche, ma soprattutto ignorando la comunità scientifica che avrebbe potuto e dovuto esprimersi in merito.
Non possiamo non registrare che gli impegni assunti dal CNR in merito alla valorizzazione della multidisciplinarietà dell’Ente ed alla presenza in commissione di componenti per la maggior parte interni non hanno avuto seguito. Alcune commissioni hanno infatti una composizione orientata nei confronti di una sola disciplina e moltissime hanno componenti quasi tutti esterni all’Ente, come se i R&T del CNR non fossero all’altezza di valutare i loro pari.
Per quanto attiene ai criteri, se da un lato è stato raggiunto l’obiettivo che fossero pubblicati prima che i candidati effettuassero la scelta dei migliori prodotti, dall’altro non tutte le commissioni hanno fornito gli elementi essenziali per poter operare tale scelta. In particolare, all’interno dei criteri finora pubblicati, si riscontrano notevoli lacune circa la valutazione di Review, Brevetti, libri, capitoli di libro e proceeding a cui non è chiaro se si intendano applicare gli stessi criteri degli articoli su riviste JCR oppure ignorarli del tutto.
Non si comprende perché, la produzione brevettuale, che è unanimemente ritenuta strategica per lo sviluppo e le finalità dell’Ente, da talune commissioni debba essere poco o nulla considerata in sede di valutazione. Inaccettabile!
E’ da rilevare, inoltre, la scarsa omogeneità dei criteri adottati da commissioni chiamate a valutare Aree Strategiche tra loro affini.
La FLC CGIL auspica fortemente che, in fase di valutazione dell’attinenza dei prodotti presentati dai candidati alle Aree Strategiche o ai Settori Tecnologici, le commissioni non siano restrittive ma tengano conto dell’ampiezza di tali Aree e delle molte tematiche che queste comprendono. Proprio tali Aree sono state infatti, in alcuni casi, ampliate rispetto ai precedenti concorsi, per poter comprendere le molte e diverse ricerche svolte all’interno dell’Ente, affinché nessun candidato fosse penalizzato.
Purtroppo queste modifiche sono state fatte in modo del tutto insoddisfacente, imposte dall’alto e senza il necessario confronto con il personale.
La FLC CGIL esprime forti preoccupazioni in ordine alla tempistica, in quanto la possibilità che tutte le procedure concorsuali vengano completate entro il 31 dicembre 2020 appare oggi decisamente remota. Appare inoltre inaccettabile che l’Amministrazione – alla quale è in carico la responsabilità della farraginosità, della scarsa trasparenza e dei ritardi delle procedure concorsuali, nomina delle commissioni e definizione criteri – attribuisca delle colpe ai commissari o ai segretari che hanno rinunciato all’incarico.
La FLC CGIL non può che ribadire tutte le preoccupazioni espresse al Tavolo Tecnico e riportate nei comunicati al personale del 30 luglio e del 7 settembre scorso, auspica che non debbano essere, ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori a subire le conseguenze di ritardi e di decisioni verticistiche, poco trasparenti e per nulla condivise. Ribadisce pertanto che sarà a supporto delle lavoratrici e dei lavoratori con tutte le azioni possibili necessarie per la tutela dei loro diritti.