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INFN: aggiornamenti sul COVID e sulle situazioni contrattuali ancora aperte

Il resoconto della trattativa del 13 maggio 2021.

18/05/2021
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L’ordine del giorno della riunione ha visto molti punti in discussione, per alcuni si è trattato in realtà solo di un aggiornamento.

  1. Aggiornamento situazione emergenziale COVID-19
  2. Aggiornamento DM Riparto stabilizzazioni
  3. Aggiornamento CCNI Salario accessorio  I-III (annualità   2017)
  4. Aggiornamento CCNI art. 53
  5. Aggiornamento Disciplinare RUP
  6. Stato concorsi art. 22 e art. 54
  7. Revisione Disciplinare Telelavoro;
  8. Salario accessorio per le annualità 2018 e 2019
  9. Lettera dipendenti su polizza INA
  10. Questionario indagine benessere organizzativo e stress da lavoro correlato
  11. Commissioni benefici assistenziali e fondi residui
  12. Varie ed eventuali.

Sul primo punto ha relazionato Marta Dalla Vecchia.

Alla fine del mese di aprile si sono registrati 120 casi di positività al Covid, più o meno in media con il dato nazionale dei contagi. Sono state recepite tutte le indicazioni fornite dall’ultimo protocollo d’intesa Governo/Sindacati e dalla circolare del Ministero della Salute. La presenza in servizio, a fine aprile, è stata del 44% per i ricercatori e i tecnologi, del 58% per i tecnici e del 50% per gli amministrativi.

Sulle stabilizzazioni l’Ente si è rifiutato di esplicitare i numeri dei comma 2 che ha fornito al Ministero, e questo non è un segnale positivo. È stato riconfermato l’impegno alla stabilizzazione entro giugno del personale “prioritario”, mentre per i non prioritari e i comma 2 la soluzione non è ancora a portata di mano. Abbiamo richiesto con forza l’attivazione immediata di un tavolo specifico sulla questione, come peraltro concordato con il Presidente Zoccoli nel mese di marzo, anche in assenza del decreto di riparto dei 25 milioni previsti dalla ultima legge di bilancio. Su questo l’Ente si è reso disponibile ad una convocazione ad hoc entro una decina di giorni. In quella sede potremo verificare se le aperture fatte nel mese di marzo si possono concretizzare. In questa vicenda il tempo non è una variabile indipendente e c’è bisogno di accelerare per trovare una soluzione adeguata.

Sui punti 3 e 4 l’INFN sta proseguendo con i confronti con Funzione Pubblica e MEF per sbloccare la situazione. Abbiamo chiesto di intervenire in maniera decisa per porre fine agli indugi e poter applicare il contratto integrativo 2017 per ricercatori e tecnologi ed avviare le procedure per l’articolo 53 Ci aspettiamo a breve notizie definitive su questi due punti ed un atteggiamento dell’Ente rispettoso delle intese sottoscritte con il sindacato.

Per il disciplinare RUP l’Ente ha recepito, secondo noi acriticamente, i rilievi di Funzione Pubblica e MEF, peggiorando sensibilmente il testo. In particolare stralciando la possibilità che la parte del fondo incentivi, a vario titolo non distribuita, possa essere conferita al fondo per il trattamento accessorio, destinandola invece a economie per l’Ente. Valuteremo, alla luce di queste modifiche peggiorative, se sottoscrivere il relativo contratto integrativo. Sarebbe su questo punto necessario che l’Ente si rendesse disponibile a trovare soluzioni tecniche che nella sostanza possano far vivere le norme cancellate.

Per l’articolo 22 le procedure sono concluse e si dovrebbe andare in approvazione nel consiglio direttivo di maggio.

Per l’articolo 54 la commissione sta lavorando e dovrebbe esserci l’approvazione della graduatoria nei prossimi mesi, forse a giugno.

Prossimamente si dovrà affrontare la revisione del disciplinare del telelavoro, anche alla luce di una necessaria differenziazione dal lavoro agile.

Anche per la definizione del salario accessorio 2018 e 2019 si è ancora in attesa di una sua puntuale definizione.

Abbiamo chiesto, dopo la lettera firmata da tantissime lavoratrici e lavoratori sulla polizza INA, di affrontare come lì viene richiesto,  il tema in un apposito tavolo tecnico. Nel frattempo l’Ente ha costituto un proprio gruppo di lavoro, presieduto da Diego Bettoni, che crediamo si debba confrontare al più presto con il Sindacato per valutare quali soluzioni adottare per sanare questa pesante sperequazione.

È stato predisposto, e sarà inviato dopo settembre a tutti i dipendenti, un questionario, gestito dall’Università di Torino, dal titolo “benessere organizzativo e stress da lavoro correlato”. Abbiamo fatto alcune osservazioni ed in particolare abbiamo richiesto la certezza dell’assoluto anonimato di chi compilerà il questionario.

Sono stati forniti tutti i nominativi per le 4 commissioni relative ai benefici assistenziali e composte da rappresentanti sindacali e dell’amministrazione.

La FLC CGIL ha indicato i seguenti nominativi:

Sussidi
titolare Patrizia Privitera
supplente Giovanni Dionisio

Contributi per figli e figlie in età prescolare e che frequentano la scuola primaria:
titolare Raffaella Piazzi
supplente Silvia Resconi

Contributi per figli e figlie che frequentano le scuole secondarie di primo e secondo grado e l’Università
titolare Patrizia Privitera
supplente Raffaella Piazzi

Prestiti
Titolare Giovanni Dionisio
supplente Stefania Mannetti

Relativamente ai residui pari a 847.000 euro, non spesi nella precedente gestione si terrà a breve un apposito incontro per deciderne la distribuzione.

Sul mancato pagamento nella tredicesima mensilità della IOS e dell’indennità di valorizzazione professionale per ricercatori e tecnologi, l’Ente ha dichiarato che tali importi sono integralmente spalmati su 12 mensilità. Abbiamo chiesto di verificare ulteriormente se è proprio così, anche perché il contratto nazionale di lavoro prevede esplicitamente il versamento su tredici mensilità. Fatte le ulteriori verifiche vi aggiorneremo.

Abbiamo segnalato come nel CUD relativo ai redditi del 2020 sembra esserci un errore relativo alla mancata indicazione del mese di dicembre nel prospetto relativo ai contributi INPS e una possibile errata indicazione dell’importo della ritenuta regionale. L’Amministrazione si è impegnata a riferirci a breve sull’argomento, ovvero se è tutto a posto o se sono stati fatti degli errori che andranno sistemati al più presto per consentire una corretta dichiarazione dei redditi.

Infine è utile ricordare che stanno circolando nelle sedi i risultati del questionario promosso dalle RSU sul sistema di misurazione e valutazione della performance (SMVP). Hanno compilato il questionario in tantissimi dipendenti e quello che emerge è una sostanziale e convinta percezione negativa. Auspichiamo che l’Ente, dopo aver preso visione anche di questi risultati, torni sui suoi passi.

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