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Sistemi di classificazione del personale del settore Ricerca: il resoconto dell’incontro all’ARAN dell’11 dicembre

Presentato un primo documento di lavoro. La riunione è stata aggiornata alla seconda metà di gennaio.

12/12/2019
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Si è tenuto l’11 dicembre l’incontro all’ARAN della Commissione paritetica sui sistemi di classificazione del personale del settore Ricerca, prevista dall’articolo 69 del vigente CCNL istruzione e ricerca. L’ARAN in apertura dell’incontro ha consegnato un documento, illustrato dal dott. Mastrogiuseppe, direttore della direzione contrattazione, articolato su 7 punti rispetto ai quali si propone che venga indirizzato il lavoro della commissione paritetica.

I temi posti nel documento sono:

  1. ricondurre all’unica fonte del contratto nazionale il sistema di classificazione del personale, superando definitivamente il DPR 171/91;
  2. mantenere a livello nazionale la definizione dell’articolazione dei profili;
  3. modificare, attualizzandole, le declaratorie dei profili;
  4. rielaborare l’assetto ordinamentale per i livelli IV-VIII correggendo l’attuale asimmetria che vede un diverso livello d’ingresso tra i profili amministrativi e tecnici con possibile introduzione del profilo di “funzionario tecnico”;
  5. valutare possibili soluzioni per riconoscere alte professionalità attribuendo o incarichi retribuiti di maggiore responsabilità o una distinta qualifica, evoluzione della figura del funzionario;
  6. superare la distinzione tra passaggio di livello e passaggio economico all’interno dello stesso profilo, uniformandone la disciplina contrattuale;
  7. valutare modifiche all’ordinamento dei profili di ricercatore e tecnologo per arrivare ad un chiarimento sulle modalità di progressione di carriera, in linea con quanto affermato nella Carta Europea dei ricercatori e tenendo conto della sentenza della Cassazione a sezioni riunite del 11/4/2018.

Naturalmente su ogni specifico tema posto dall’ARAN c’è la necessità di approfondire la discussione nelle prossime riunioni, tenendo conto che nel documento sono state soltanto tratteggiate possibili ipotesi di lavoro rispetto alle problematiche poste. Per quanto ci riguarda, punto di riferimento da far valere nel confronto rimangono i principi e gli obiettivi che abbiamo condiviso con le linee guida unitarie.

Da questa prima discussione sul testo, poco chiaro è apparso il modo in cui l’ARAN intendeva procedere  rispetto a temi cruciali, come la valorizzazione del personale e il riallineamento  tra i profili amministrativi e tecnici, argomento che abbiamo chiesto di affrontare con maggiore puntualità anche in merito ad una eventuale ipotesi di transitorio e ad una prima valutazione degli aspetti economici. Abbiamo infatti evidenziato come occorra far ripartire, dopo anni di blocco, un meccanismo di progressioni di carriera davvero esigibile e che ciò deve rientrare negli obiettivi di lavoro della commissione paritetica, considerando le difficoltà incontrate nella contrattazione negli Enti a causa delle difficoltà economiche e degli interventi restrittivi degli organismi vigilanti. In  particolare va data soluzione alla situazione che vede i due terzi del personale ricercatore e tecnologo ancora al livello iniziale, nonostante un’anzianità professionale media elevata. In questa ottica il richiamo dell’ARAN alla sentenza della Cassazione a sezioni riunite sull’art.15 appare un passo in avanti rispetto a precedenti posizioni.

La riunione è stata aggiornata alla seconda metà di gennaio con l’impegno dell’ARAN a fornire delle simulazioni sui costi del riallineamento tra i profili amministrativi e tecnici e su un’ipotesi di ridistribuzione più omogenea del personale ricercatore e tecnologo nei tre livelli. 

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