Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Ricerca » Stato di agitazione del personale INGV

Stato di agitazione del personale INGV

Quale futuro per la ricerca Geofisica e Vulcanologica? Quale futuro per la sicurezza delle popolazioni esposte al rischio sismico e vulcanico?

26/05/2010
Decrease text size Increase  text size

Oggi 26 maggio, in occasione della riunione del Consiglio Direttivo INGV allargato ai 5 esperti nominati dal MIUR, convocata per avviare le fasi di riordino dell’Ente, si svolgerà un presidio-volantinaggio nella Sede Centrale INGV di Roma, Via di Vigna Murata, 605, alle ore 14,30.

Contro lo smantellamento della ricerca geofisica e vulcanologica e di tutta la ricerca pubblica.

Roma, 26 maggio 2010
__________________

FLC CGIL - FIR CISL - UILPA RUA

Comunicato INGV

CGIL, CISL e UIL dell’INGV comunicano e sostengono il forte stato di agitazione del personale in merito alla decisione di smantellamento di alcuni EPR e il relativo assoggettamento degli stessi ai Ministeri Competenti.
Se tale intenzione fosse confermata, la cancellazione dell’autonomia degli Enti, costituirebbe un danno grave per la ricerca pubblica italiana con inevitabili conseguenze per tutto lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese.
Colpire in maniera strutturale il Comparto Ricerca e’ assolutamente inaccettabile e incomprensibile e soprattutto non giustificabile da esigenze di risparmio di bilancio. Le OO.SS. INGV CGIL, CISL e UIL sostengono la mobilitazione permanente dei lavoratori dell’Ente e la richiesta del ritiro dei provvedimenti di soppressione degli EPR.
__________________

FLC CGIL - FIR CISL - UIL PA RUA - RSU-INGV
Comunicato

Da quasi 3 anni i lavoratori e le Organizzazioni Sindacali dell’INGV manifestano forte preoccupazione per il proprio futuro e denunciano il concreto rischio che l’Ente, che svolge attività di Ricerca in Geofisica e Vulcanologia ed ha come ruolo primario il servizio di sorveglianza sismica e vulcanica del territorio italiano, possa perdere buona parte dei circa 400 ricercatori e tecnici precari e, con essi, la capacità di svolgere il proprio ruolo istituzionale in modo efficace ed efficiente. Nonostante l’evidenza che il personale precario sia indispensabile per lo svolgimento delle attività istituzionali dell’INGV, l’Ente non è messo nelle condizioni di poter finalizzare il
processo di stabilizzazione per l’inadeguatezza della attuale dotazione organica e l’impossibilità di assumere personale e bandire concorsi in deroga alle esigue risorse derivanti dal turn over. Le Istituzioni, più volte sollecitate, mostrano un colpevole disinteresse rispetto alla condizione del personale INGV sempre più coinvolto nella tutela della popolazione e nel monitoraggio e prevenzione in ambito sismico e vulcanico. E’ peraltro sconcertante apprendere le ennesime indiscrezioni su un possibile scioglimento dell’Ente per “esigenze di razionalizzazione” e “riassorbimento delle funzioni” in presunto Ministero competente.
Compromettere il futuro della ricerca pubblica, in un paese civile, è un grave atto di miopia politica; farlo sulla pelle della popolazione esposta al rischio sismico e vulcanico sarebbe da irresponsabili.

CGIL, CISL e UIL PRETENDONO ORA UNA RISPOSTA CREDIBILE E UNA PROSPETTIVA CONCRETA PER L’INGV E PER IL PAESE

Altre notizie da: