Nonno, cos'è il sindacato? Il nuovo libro di Edizioni Conoscenza

Home » RSU » Elezioni RSU 2012: dai voti ai seggi

Elezioni RSU 2012: dai voti ai seggi

In una nostra scheda le modalità di calcolo per l'attribuzione dei seggi e l'individuazione degli eletti.

07/03/2012
Decrease text size Increase  text size

Le elezioni per il rinnovo della RSU in una singola istituzione sono valide se ha votato più della metà degli aventi diritto al voto.

Ad es.: nel caso in cui l'elenco degli aventi diritto al voto sia pari a n.125 dipendenti, le elezioni sono valide se abbiano votato almeno 63 elettori.

Nel caso non si raggiunga il quoziente necessario per la validità delle elezioni, non si procede allo scrutinio e le elezioni vengono ripetute entro 30 giorni.

Calcolo del quorum per l'attribuzione dei seggi

La Commissione elettorale, acquisiti i verbali di scrutinio di tutti i seggi, provvede a ripartire i seggi con il criterio proporzionale. A tal fine occorre dapprima calcolare il quorum.

Il quorum per l'attribuzione dei seggi si calcola dividendo il numero dei votanti (voti validi alle liste + schede bianche + schede nulle) per il numero dei componenti la RSU da eleggere (3 per amministrazioni fino a 200 aventi diritto al voto, 6 oltre 200, ecc).

Ad es.: nel caso di un'amministrazione con 124 aventi diritto al voto, la RSU sarà di 3 componenti. Poniamo che i votanti siano 119 (117 voti validi, 1 scheda bianca e 1 nulla) il quorum per l'attribuzione dei seggi è 119:3 = 39,666 (la norma non prevede alcun arrotondamento per difetto o per eccesso e quindi il valore del quorum va utilizzato con i suoi decimali).

Assegnazione dei seggi

Definito il quorum la Commissione elettorale procede alla ripartizione dei seggi.

I seggi vengono attribuiti alle liste (e non ai singoli candidati) per cui nella prima fase si considerano esclusivamente i voti validi riportati da ciascuna lista.

I seggi vengono attribuiti:

  1. in prima battuta per il raggiungimento del quorum o di suoi multipli;
  2. in seconda battuta, nel caso residuino posti da assegnare, in base ai migliori resti di ciascuna lista.

Ad es. (riprendendo l'esempio precedente): i voti dei 119 elettori che si sono recati a votare sono risultati così espressi: 117 voti validi alle varie liste, 1 scheda bianca e 1 scheda nulla.

Calcolo della ripartizione dei seggi alle liste

Liste Voti ottenuti Quorum Seggi
lista n. 1 voti validi 48 39,666 1 seggio resti 8,333
lista n. 2 voti validi 46 39,666 1 seggio resti 6,333
lista n. 3 voti validi 12 39,666 0 seggi resti 12,000
lista n. 4 voti validi 11 39,666 0 seggi resti 11,000
  totale 117    

Ripartiti 2 seggi su 3. Il seggio rimanente va attribuito alla lista n. 3 essendo quella con il resto maggiore.
In caso di parità di voti riportati da liste diverse o di parità di resti tra le stesse, i seggi vengono attribuiti alla lista che ha ottenuto complessivamente il maggior numero di preferenze.
A parità di voti di lista e di preferenza il seggio si attribuisce alla lista il cui candidato sia più anziano anagraficamente.

Individuazione degli eletti

Solo dopo aver ripartito i seggi tra le liste, la Commissione elettorale procederà all'individuazione degli eletti. Per ogni lista sono dichiarati eletti un numero di candidati pari ai seggi attribuiti e che sono individuati sulla base dei voti di preferenza ottenuti. A parità di preferenza dei candidati vale l'ordine interno della lista. Nel caso in cui non sia possibile l'attribuzione di tutti i seggi per mancanza di candidati (es. una lista ha presentato un solo candidato ma ha ottenuto 2 seggi) è esclusa la possibilità di assegnazione del seggio rimasto vacante ad un candidato di altra lista.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

SFOGLIALO IN ANTEPRIMA!