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Il costo delle visite fiscali non può essere scaricato sulle scuole

La FLC CGIL chiede al MIUR di aprire un monitoraggio finalizzato al rimborso a pie' di lista.

07/11/2010
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Da giugno del 2010 le scuole sono tenute a pagare le visite fiscali. Lo ha stabilito una sentenza della Corte Costituzionale. Ma nessuno si preoccupa di finanziare questa spesa.

Ancora una volta le scuole vengono lasciate sole alle prese con la difficile gestione quotidiana.

La FLC CGIL interviene chiedendo al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca di farsi carico del problema.

Il testo della lettera a firma del segretario generale Domenico Pantaleo.

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Roma, 5 novembre 2010

Dott. Marco Ugo Filisetti
Direttore Generale
D.G. per la Politica Finanziaria e per il Bilancio
Ministero dell'Istruzione, della
Università e della Ricerca
Viale Trastevere, 76 a
00153 Roma

Pervengono a questa Organizzazione sindacale numerosissime segnalazioni da parte delle scuole sul problema del pagamento delle visite fiscali.

Numerose ASL, in conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale n. 207 del 7 giugno 2010, con la quale è stata riconosciuta l'illegittimità costituzionale del cosiddetto "Decreto anticrisi" laddove si prevedeva (art. 17, comma 23) questo onere a carico del servizio sanitario nazionale, richiedono alle scuole il pagamento delle visite fiscali effettuate.

Le scuole non sono in grado di far fronte a queste richieste poiché, al momento della predisposizione del Programma Annuale 2010, non hanno previsto le entrate necessarie per il pagamento delle visite fiscali disposte nei casi di assenza per malattia dei dipendenti.

Si richiede pertanto l'assegnazione alle scuole dello specifico finanziamento necessario per fare fronte alle spese da sostenere utilizzando nella procedura "Rilevazione oneri scuola" un'apposita voce "visite fiscali".

Con l'occasione si inviano cordiali saluti.

Domenico Pantaleo