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29 milioni di euro per le aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica

Sottoscritta al MIUR la pre-intesa per la ripartizione delle risorse per l’anno scolastico 2013-2014.

19/12/2013
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Facendo seguito all’intesa sottoscritta il 26 novembre scorso sull’anticipo delle risorse del MOF già inviate alle scuole, nella giornata di ieri è stata sottoscritta al MIUR la pre-intesa sulle risorse da ripartire tra le diverse regioni per finanziare i progetti per le scuole collocate in aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro la dispersione scolastica. Rispetto all’entità complessive di risorse disponibili per finanziare questi progetti, pari a circa 42 milioni di euro dopo i tagli effettuati lo scorso anno con l’accordo separato sottoscritto all’Aran, con questo accordo vengono ripartiti circa 29 mil.ni di euro. Si tratta di un risultato importante per il quale la FLC si è battuta perché arrivassero alle scuole le risorse nella loro integrità. Adesso ci sono le condizioni per l’avvio immediato del confronto sindacale da parte delle varie direzioni scolastiche  che consentirà di comunicare alle scuole che presenteranno i progetti l’assegnazione delle risorse per retribuire la attività nell’anno scolastico 2013-2014. Cosi facendo si dovrebbero evitare i clamorosi ritardi che ci sono stati lo scorso anno.

La FLC nel corso della trattativa ha denunciato nuovamente la vergogna del fatto che le attività effettuate nello scorso anno scolastico 2012-2013 ad oggi non siano state ancora retribuite perché il MIUR pur avendo effettuato il monitoraggio di quanto fatto dalle scuole, non può ancora inviare le risorse in quanto il contratto integrativo dello scorso anno, sottoscritto ai primi di aprile, non sia stato ancora sottoscritto in via definitiva per mancanza di autorizzazione da parte del Ministero dell’economia e della funzione pubblica.  La FLC nel denunciare questo stato inaccettabile delle cose dovuto alla perversione di controlli, spesso inutili, ha anche preannunciato l’attivazione diffusa di atti di diffida per poter retribuire il personale che ha lavorato.