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5 maggio: che succede nelle scuole in caso di sciopero?

Facciamo qualche ipotesi compresa quella che si basa sulla previsione di una massiccia adesione allo sciopero sia da parte dei docenti che del personale Ata e dei dirigenti.

03/05/2015
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La scuola, a differenza di altri servizi pubblici essenziali, non è tenuta a garantire servizi minimi per i docenti nel giorno dello sciopero, ma solo per il personale Ata. La presenza di un contingente minimo di personale Ata è però previsto solo in casi rarissimi (ad esempio durante gli esami finali), non certo per la giornata del 5 maggio prossimo. Questo perché il diritto costituzionalmente garantito è il diritto all’istruzione, e non certo alla “custodia” dei minori al posto della famiglia, e tale diritto lo si garantisce assicurando il regolare svolgimento dell’anno scolastico. A tal fine, nella scuola, non è prevista la presenza di un numero minimo di docenti e Ata in servizio nel giorno dello sciopero, ma il divieto a scioperare oltre un certo numero di giorni nel corso di ogni anno scolastico.

Le norme da rispettare, validate dalla commissione di garanzia sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, sono scritte nell’accordo sull’attuazione della L. 146/90 allegato al CCNL del 1999.

SCHEDE: DOCENTI E ATA | DIRIGENTI SCOLASTICI

Il dirigente scolastico, se intende scioperare, deve individuare chi, tra il suo vicario, oppure il secondo collaboratore, oppure tra gli insegnanti in ordine di anzianità, lo può sostituire.

Se tutti dichiarano di scioperare la scuola chiude ed il dirigente scolastico lo comunica alle famiglie.

Se il dirigente scolastico non sciopera (oppure sciopera ma individua chi lo può sostituire) è tenuto a comunicare alle famiglie, almeno 5 giorni prima, le modalità di funzionamento della scuola nel giorno dello sciopero. Tale decisione la assume in base a quanti, volontariamente, hanno dichiarato di non scioperare ed in base alle previsioni che lui fa sulle possibili adesioni allo sciopero tra chi non ha dichiarato nulla.

Il servizio, nel giorno dello sciopero, potrebbe essere “normale” se il dirigente scolastico valuta un’adesione nulla o bassissima tra i docenti; oppure “ridotto” (ad es. solo per le prime 2 o 3 ore di lezione piuttosto che per le 5 o 6 previste), se il dirigente scolastico stima una possibile adesione intorno al 40-50% dei docenti; oppure sospende totalmente le lezioni se stima un’adesione molto alta allo sciopero e tale da non poter assicurare neanche un servizio ridotto a poche ore. Il dirigente scolastico potrebbe decidere di sospendere le lezioni anche nel caso in cui dovesse stimare una adesione bassa tra i docenti, tale da poter garantire una parte delle lezioni, ma un’adesione totale o comunque molto alta tra il personale Ata. E questo perché, in assenza del personale Ata, mancherebbero comunque le condizioni per assicurare la vigilanza e la tutela dei minori sia all’ingresso che all’interno della scuola.

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