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A che punto è la formazione Indire

Nei giorni scorsi l’Indire ha reso attiva anche la sezione sulla funzione tutoriale, in aggiunta a quelle già aperte dal dicembre scorso nell’ambiente di apprendimento Puntoedu Riforma del proprio sito.

15/02/2005
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Nei giorni scorsi l’Indire ha reso attiva anche la sezione sulla funzione tutoriale, in aggiunta a quelle già aperte dal dicembre scorso nell’ambiente di apprendimento Puntoedu Riforma del proprio sito.
Si ricorderà che Indire, come previsto dalla circolare prot. 4059 del 19 novembre 2004 e in riferimento al decreto legislativo 59, ha predisposto percorsi di formazione che si articolano su tre aree: informatica, lingua straniera e sostegno ai processi di innovazione. La metodologia adottata prevede una parte di formazione on-line e una parte di formazione in presenza (che, a differenza della prima, non ha la copertura finanziaria del ministero e quindi attinge da fondi regionali o di scuola che sono oggetto di contrattazione).
In queste settimane è al via nei diversi territori anche la fase della formazione in presenza attraverso i corsi che hanno ottenuto la validazione degli uffici scolastici regionali competenti.
I percorsi Indire sono partiti più tardi di quanto inizialmente previsto poiché le organizzazioni sindacali ne avevano unitariamente chiesto l’avvio solo a conclusione del tavolo contrattuale ex art.43 del CCNL. Il progetto formativo elaborato prevedeva infatti, all’interno dell’area generale di sostegno ai processi di innovazione, quattro sezioni: flessibilità organizzativa, portfolio, piani di studio personalizzati e una specifica sul docente-tutor. Essendo questo uno degli argomenti oggetto del confronto contrattuale tra Aran e organizzazioni sindacali, si giudicava illegittimo, oltre che inopportuno e poco proficuo, fare formazione su una materia non ancora definita. (Si vedano nel dettaglio le nostre osservazioni riportate nella specifica nota).
Indire ha ritenuto di superare l’empasse comportandosi come l’anno precedente a proposito della formazione sul decreto 61: ha attivato a dicembre solo alcuni ambienti ed ha escluso quello più sensibile al tavolo contrattuale, il tutor per l’appunto.
Il confronto contrattuale, come si sa, non è ancora concluso e Indire adesso apre la specifica sezione on line offrendo materiali formativi ai docenti che si sono iscritti. Con una differenza rispetto al progetto originario.
Se, infatti, inizialmente i materiali di presentazione del progetto si riferivano alla “figura istituzionale del docente tutor” e la specifica sezione si intitolava “docente tutor” , a chi ora accede alla piattaforma si presenta una schermata con un comunicato attraverso cui il Consiglio di Amministrazione Indire si preoccupa di informare che “con l’apertura di questo modulo Indire intende esclusivamente offrire strumenti e materiali per la comprensione e definizione delle funzioni tutoriali”. La sezione relativa si intitola, adesso, “funzione tutoriale, orientamento, rapporto con le famiglie e con i colleghi”. Traspare chiara la preoccupazione dell’Ente di non inciampare nel tavolo contrattuale, dove Flc Cgil Cisl e Uil scuola hanno sostenuto che le funzioni che il tutor morattiano pretende di concentrare in un unico soggetto esautorandone gli altri, sono invece prerogativa di tutti gli insegnanti, in quanto connaturate alla funzione docente.

A noi sorge il dubbio che la cautela sia però più formale che sostanziale. Alcuni materiali di studio e alcuni ambienti per le esercitazioni sono infatti annunciati come di “prossima pubblicazione” e non ancora disponibili ai docenti in formazione. Si tratta proprio dei materiali che, almeno a giudicare dai titoli, riflettono l’impostazione originaria del progetto (es: il docente coordinatore tutor, oppure tutorato e tutor nella riforma) e come tali, dunque, dovrebbero rimanere congelati fino alla conclusione della trattativa. Sarà così? Ci piacerebbe anche sapere se, attraverso le esperienze e i contributi derivati da alcune sperimentazioni del decreto 59, il modello tutoriale che viene presentato nei forum e nelle classi virtuali, è assunto come oggetto di discussione o come prototipo di riferimento.

Una cosa è intanto chiara e con altrettanta chiarezza deve essere rappresentata: la formazione Indire non corrisponde alla specifica formazione di cui si parla agli articoli 7 e 10 del DLgs 59 destinata al docente incaricato di svolgere tutte le funzioni tutoriali. L’insegnante che segue il percorso formativo Indire non acquisisce, quindi, alcun titolo preferenziale per poter svolgere specifici compiti – quando fossero definiti dalla contrattazione in corso - ma acquisisce esclusivamente crediti formativi.
Poiché sul sito Indire alcune comunicazioni possono invece lasciar spazio a fraintendimenti, in particolare proprio riguardo i crediti che si conseguono, Flc Cgil, Cisl e Uil Scuola hanno inviato una lettera al Miur chiedendo le opportune rettifiche e precisazioni su alcuni punti qualificanti:

* La formazione Indire sulle funzioni tutoriali non implica l’assunzione dell’incarico da parte dei partecipanti, essendo la sezione aperta esclusivamente quale contributo all’approfondimento delle competenze di tutti docenti;
* I crediti che si maturano attraverso la formazione Indire sulle funzioni tutoriali sono esclusivamente di tipo formativo;
* I possibili percorsi vanno quantificati e resi noti in partenza per dare al personale in formazione la possibilità di scegliere i singoli moduli formativi entro una vasta gamma.

La chiarezza è la condizione prima per evitare l’ambiguità delle informazioni, l’interpretazione faticosa e i contrasti che troppo spesso, in questi tempi, le scuole e il personale che vi opera hanno dovuto dirimere.

Roma, 15 febbraio 2005