A confronto con i precari SSIS
Dopo la manifestazione di venerdì davanti al MIUR organizzata dai precari abilitati alle scuole di specializzazione SSIS, un nutrito gruppo di manifestanti ha chiesto un incontro con la CGIL scuola per confrontare le reciproche posizioni.
Dopo la manifestazione di venerdì davanti al MIUR organizzata dai precari abilitati alle scuole di specializzazione SSIS, un nutrito gruppo di manifestanti ha chiesto un incontro con la CGIL scuola per confrontare le reciproche posizioni.
L’incontro è avvenuto nella sede della CGIL scuola e ha toccato le problematiche del precariato e delle regole che presiedono alla loro assunzione.
La CGIL scuola ha tenuto a sottolineare l’esigenza di mettere in primo piano lo sblocco delle immissioni in ruolo, ferme da due anni, per dare garanzia al lavoro e stabilità agli organici per una scuola di qualità, ma anche per uscire da un circolo vizioso che avvita su se stessi i precari in una lotta interna sterile che fa perdere di vista responsabilità e disegni politici del MIUR e del Governo.
Le assunzioni in ruolo potrebbero intanto riguardare prima e seconda fascia delle graduatorie permanenti, le graduatorie regionali e quelle ATA in attesa della definizione della terza fascia.
In quanto al disegno di legge la CGIL scuola denuncia la politica degli annunci del MIUR a cui non ha fatto ancora seguito nessun atto concreto di informazione e confronto con il sindacato su questo tema.
La CGIL intende muoversi il più possibile su posizioni unitarie e condivise e attiverà a questo scopo i passaggi necessari.
Rispetto alle rivendicazioni portate avanti dai gruppi di precari che si contendono una coperta diventata troppo stretta, fra tagli e pseudo-riforme, la CGIL scuola, nel respingere gli accenti più faziosi e ingiustificati che si esprimono da entrambe le parti, ritiene che si debba perseguire una soluzione equilibrata che tenga conto di tutti gli interessi in campo.
L’incontro si è concluso con l’impegno di rinnovare occasioni di confronto allargate alle altre forze sindacali e agli altri docenti della galassia precaria.
Roma, 9 settembre 2003