A confronto con i "precari storici"
Oggi, nella sede della CGIL scuola nazionale, si è svolto un confronto con una delegazione di “precari storici”, infelice denominazione giornalistica per definire quella parte maggioritaria della galassia precari che ha un pregresso di servizio più sostanzioso, perché da più tempo sul campo, e un’abilitazione conseguita precedentemente all’avvio delle scuole di specializzazione e pertanto riferibile ad un concorso riservato o ad un concorso ordinario.
Oggi, nella sede della CGIL scuola nazionale, si è svolto un confronto con una delegazione di “precari storici”, infelice denominazione giornalistica per definire quella parte maggioritaria della galassia precari che ha un pregresso di servizio più sostanzioso, perché da più tempo sul campo, e un’abilitazione conseguita precedentemente all’avvio delle scuole di specializzazione e pertanto riferibile ad un concorso riservato o ad un concorso ordinario.
Sul tappeto i problemi che tormentano le loro vite di lavoratori precari, su cui si è abbattuta la tempesta dell’incertezza: delle regole, cambiate di giorno in giorno, del diritto, messo continuamente in discussione, del posto di lavoro, sempre più aleatorio fra tagli, razionalizzazioni e pseudo-riforme.
Il confronto ha permesso di mettere a fuoco molti elementi di riflessione che costituiranno materiale utile per l’elaborazione del problema che la CGIL intende discutere e definire unitariamente.
Anche in questa occasione la CGIL scuola ha ribadito le proprie priorità politiche, già espresse nell’incontro con i precari delle scuole di specializzazione e ha espresso l’obiettivo di lavorare per giungere a soluzioni giuste e condivise.
11.09.2003