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Adozione alterna

Libri di testo e adozione alternativa

12/03/2005
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I perché di una scelta alternativa al libro di testo

Le indicazioni nazionali sono forse l’aspetto più pericoloso di tutto il progetto di controriforma: spostano l’asse culturale della scuola, privilegiano un’idea di apprendimento meramente nozionistico e strumentale, introducono principi discriminanti e un moralismo comportamentale attraverso i ripetuti richiami alla formazione spirituale e religiosa degli allievi.

Pur continuando a tutt’oggi a mantenere il loro carattere di transitorietà, esse rischiano però di divenire l’unico punto di riferimento per i docenti, tramite i testi scolastici che pedissequamente le traducono. Il Miur infatti continua la sua opera di “aggiramento” dell’opposizione attuata dalle scuole nei confronti della legge 53, richiamando in numerosi documenti e svariate occasioni le Indicazioni come documento assodato e incontrovertibile; le case editrici, dal canto loro, le veicolano senza riserva alcuna sia attraverso le riviste professionali sia, soprattutto, attraverso i libri di testo. Si sa che quanto meno una scuola sa fruire delle opportunità offerte dalle norme sull’autonomia scolastica, tanto più è disposta a conformare il proprio piano di lavoro annuale a indicazioni e suggerimenti che cadono dall’alto. La questione libri di testo/adozione alternativa diventa perciò un altro (e importante) tassello fra tutte le iniziative che abbiamo intrapreso per fare leva sull’autonomia delle scuole allo scopo di vanificare l’applicazione strisciante della legge 53.

- La scelta alternativa al libro di testo ha radici nella professionalità degli insegnanti, rende concreta la libertà di insegnamento garantita dall’art. 33 della Costituzione, consente una maggiore aderenza alla progettazione didattico-educativa e alle metodologie adottate. Infatti compete ai docenti elaborare il percorso didattico adatto alla classe e agli alunni, indipendentemente dalle scelte dettate dalle consuetudini o dalle case editrici; di conseguenza compete agli insegnanti la scelta consapevole degli strumenti/sussidi ritenuti più idonei.

Le norme che consentono la scelta alternativa

Per la scuola primaria, l'adozione alternativa è consentita alle classi che attuino sperimentazione ai sensi dell’articolo 6 del DPR 275/99. Lo afferma l'art. 156 del DLGS 297/94 che richiama due articoli dello stesso Testo Unico abrogati successivamente dal Regolamento sull’autonomia in quanto sostituiti dalle prerogative contemplate per l’appunto all’articolo 6. Il collegato alla legge finanziaria per il 1999 (L 448/98, art 27 comma 4) ha esteso le disposizioni dell’art .156 del TU a tutte le classi della scuola dell’obbligo. Secondo queste disposizioni, dunque, la scelta alternativa ai libri di testo è possibile nelle classi che attuano una sperimentazione.

Di fondamentale importanza è anche l’articolo 4 comma 5 del DPR 275/99 che, secondo alcune interpretazioni, consentirebbe una lettura più estensiva collegando la scelta alternativa alla sola coerenza con il Pof. Il comma citato testualmente recita : “ La scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, sono coerenti con il Piano dell'offerta formativa”.

Nella scelta di sostituire i libri di testo con l’adozione alternativa è bene riferirsi ad entrambe le disposizioni (coerenza con il Pof e sperimentazione): la cornice è il piano dell’offerta formativa e il progetto di sperimentazione deve esplicitare che la scelta alternativa è lo strumento più idoneo a supportare una specifica progettualità didattico-metodologica, contemplata nelle programmazioni per le singole classi, garantita dall’art 6 del Regolamento sull’autonomia.

Come fare la scelta alternativa

La scelta alternativa può riferirsi a testi narrativi, manuali, sussidi audiovisivi ecc…il cui costo complessivo deve essere equivalente alla somma delle cedole librarie (per la scuola primaria) e non può eccedere il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria per ciascun anno di corso della secondaria di primo grado (i costi vengono di anno in anno stabiliti da apposito decreto).

Possono essere sostituiti tutti e due i testi della scuola primaria o solo uno dei due; tutti i testi della scuola secondaria di primo grado o solo alcuni.

Le delibere sulla sperimentazione devono precedere, anche nella stessa seduta del Consiglio di Interclasse/Classe, la proposta di adozione e vanno approvate dal collegio dei docenti prima della delibera dell’adozione dei libri di testo.

La proposta di adozione alternativa deve essere comprensiva dell'elenco dei testi alternativi o quanto meno della tipologia dei testi (es. eserciziari di.., testi per la ricerca…., testi per la lettura) e dei materiali, riservandosi la concreta scelta all’inizio dell’anno scolastico.

Particolare attenzione va posta nei confronti delle famiglie degli alunni della scuola secondaria di primo grado, essendo a carico loro l’acquisto dei testi scolastici. In questo caso è opportuno motivare e condividere (anche con assemblee di tutti i genitori) le ragioni della scelta alternativa e, soprattutto in quelle classi ove il comodato non è consuetudine, convincere dei vantaggi della costituzione di una dotazione di sussidi di classe destinata a crescere e ad arricchirsi nel tempo.

Roma, 12 marzo 2005