Adozione dei libro di testo: non e’ obbligatorio scegliere i nuovi testi
Circolare ministeriale n. 38 Adozione dei libri di testo nelle scuole primarie e nelle scuole e istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado per l'anno scolastico 2004/2005.
La circolare sull’adozione dei libri di testo informa che il Ministero ha dato indicazione alle case editrici di modificare i testi per adeguarli all’impianto ordinamentale introdotto dal Dlgs 59/04 e agli obiettivi e contenuti delle Indicazioni Nazionali.
Le case editrici, quindi, proporranno alla scelta delle scuole libri di testo conformi a un documento (Indicazioni Nazionali per piani di studio personalizzati), allegato al decreto e introdotto solo in via transitoria, in attesa del regolamento governativo che individui il nucleo essenziale dei piani di studio.
CGIL CISL UIL Scuola hanno promosso ricorso per ottenere la dichiarazione di illegittimità anche di questo aspetto del decreto, visto che la legge 53/03 non prevede altre modalità di introduzione della quota nazionale del curricolo, neppure in via transitoria.
Siamo, quindi, di fronte a un documento semplicemente allegato al decreto, per un periodo limitato, in attesa di nuove indicazioni nazionali, approvate secondo le procedure legittime e, si spera, attraverso un confronto rispettoso del pluralismo culturale del paese e dopo una consultazione degli insegnanti e delle scuole.
Un documento che, se non sarà annullato dall’esito del ricorso, sarà, con ogni probabilità, profondamente modificato (non è pensabile che Darwin sia davvero bandito …), così come hanno anche dichiarato qualificati esponenti della maggioranza, mai smentiti dal Ministro Moratti.
In questo quadro di incertezza e provvisorietà non è accettabile che il Governo tenti di costringere gli insegnanti ad adottare libri di testo conformi a programmi provvisori e introdotti con una procedura non conforme da quanto previsto dalla stessa legge delega.
Anche in questo caso le norme costituzionali a tutela dell’autonomia scolastica e della libertà di insegnamento forniranno un utile e legittimo ombrello protettivo per gli insegnanti.
Proprio perché, come ricorda la stessa Circolare 38/04, “l’adozione dei libri di testo … rappresenta una delle fondamentali espressioni della libertà di insegnamento e dell’autonomia didattica” gli insegnanti possono confermare l’adozione dei libri di testo dello scorso anno oppure possono non adottare i libri di testo e optare per l’utilizzo di strumenti didattici alternativi (adozione alternativa).
Inoltre la circolare invita a tener conto della continuità didattica nell’adozione dei libri di testo nei primi tre anni della scuola primaria. I riferimenti alla legge 53 e al Dlgs 59 lasciano intendere che il docente incaricato a svolgere la funzione tutoriale dovrebbe avere un peso maggiore nella scelta dei libri di testo nelle prime tre classi della scuola primaria.
La tesi ci sembra non solo ardita, ma anche in contraddizione con il decreto 59 e le Indicazioni, le quali, quando descrivono la funzione tutoriale, non si riferiscono mai alla classe.
Inoltre, l’obbligo per i docenti tutor nei primi tre anni della scuola primaria a insegnare almeno 18 ore di insegnamento “con l’intero gruppo degli allievi che gli è stato affidato per l’intero quinquennio” è scritto nel capitolo “Vincoli e risorse” delle Indicazioni Nazionali. Questa parte, però, non è considerata obbligatoria neppure dal Ministero, visto che nella circolare 29/04 sostiene che le Indicazioni hanno “caratteri di inderogabilità” soltanto per la “configurazione degli obiettivi di apprendimento”.
L’indicazione a privilegiare il ruolo del tutor nell’adozione dei libri di testo contrasta anche con un’altra indicazione contenuta nella CM 29/04 che prevede un percorso di chiarimento con tempi non così ravvicinati. Il Ministero, infatti, invita le scuole a non individuare ora i tutor perchè “Le modalità di svolgimento della funzione tutoriale costituiranno oggetto di appositi approfondimenti e confronti nelle sedi competenti, in esito alle quali saranno impartite ulteriori indicazioni e precisazioni”.
Per la CGIL Scuola, ovviamente, sono da considerarsi legittime solo le adozioni di libri di testo avvenute nel pieno rispetto della libertà di insegnamento, dell’autonomia didattica, della corresponsabilità e della pari dignità professionale degli insegnanti.
Roma, 8 aprile 2004
DIPARTIMENTO PER L'ISTRUZIONE
Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici
Circolare ministeriale n. 38
Prot. n. 6934 Roma, 31 marzo 2004
Oggetto: Adozione dei libri di testo nelle scuole primarie e nelle scuole e istituti di istruzione secondaria di primo e secondo grado per l'anno scolastico 2004/2005.
Con l'entrata in vigore del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, concernente la definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, a decorrere dal prossimo anno scolastico 2004/2005 l'intera scuola primaria e la prima classe della scuola secondaria di I grado sono chiamate a dare attuazione, sul piano organizzativo e didattico, al nuovo impianto ordinamentale, i cui punti di forza sono rappresentati dall'arricchimento dell'offerta formativa, dalla flessibilità e personalizzazione dei piani di studio, dalla valorizzazione, accanto agli insegnamenti più tradizionali, di nuovi contenuti culturali.
L'adozione dei libri di testo, che rappresenta una delle fondamentali espressioni della libertà di insegnamento e dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche, richiede da parte dei docenti valutazioni sempre più consapevoli e mirate, al fine di agevolare il conseguimento degli obiettivi educativi contenuti nel piano dell'offerta formativa.
Tale adempimento rientra, come è noto, tra i compiti attribuiti al collegio dei docenti, sentiti i consigli di classe, secondo quanto previsto dall'art. 7, comma 2, lett. e) del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.
Per quanto riguarda la scuola primaria, in cui il nuovo assetto ordinamentale interesserà l'intero corso di studio, è stato modificato il complesso dei prodotti editoriali destinati all'adozione, con conseguente adeguamento dei contenuti e delle caratteristiche tecniche, come previsto dal decreto che definisce i prezzi di copertina e le norme e avvertenze tecniche.
Per il prossimo anno scolastico, in tale ordine di scuola, la dotazione libraria si presenta così configurata:
I classe
Il libro della prima classe Lingua inglese
II classe
Sussidiario Lingua inglese
III classe Sussidiario Lingua inglese
IV classe
Sussidiario dei linguaggi
Sussidiario delle discipline Lingua straniera
V classe
Sussidiario dei linguaggi
Sussidiario delle discipline Lingua straniera
Le nuove adozioni per le classi I, II e III della scuola primaria saranno effettuate tenendo conto della continuità didattica, così come delineata dall'art. 3, comma 1 della legge n. 53/2003 e dall'art. 7 comma 6 del decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59.
Limitatamente all'anno 2004/2005, per le classi IV e V della scuola primaria saranno utilizzati i testi già adottati per tali classi nell'anno scolastico 2003/2004; le case editrici provvederanno ad integrare, in tempo utile rispetto all'inizio delle lezioni, i testi predetti con fascicoli riguardanti la storia e la geografia, il cui studio si pone in continuità con la scuola secondaria di primo grado.
Relativamente all'insegnamento della religione cattolica, per l'anno scolastico 2004/2005 continuano ad essere adottati, con la stessa ciclicità, gli attuali testi, in attesa del perfezionamento dei decreti del Presidente della Repubblica, con i quali, a norma del punto 1 del D.P.R. n. 751/1985, saranno recepiti i nuovi obiettivi specifici di apprendimento per la scuola dell'infanzia e per la scuola primaria statale e paritaria, sottoscritti d'intesa il 23 ottobre 2003 tra il Ministro dell'istruzione e il Presidente della Conferenza episcopale italiana e approvati il 25 marzo 2004 dal Consiglio dei Ministri.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, per i corsi a carattere pluriennale (storia, geografia, ecc.) gli editori hanno facoltà di presentare solo il primo volume, fermo restando che l'adozione dei testi riguarda anche gli anni successivi.
Nulla è innovato circa la scelta dei testi scolastici per le classi seconda e terza della scuola secondaria di primo grado e per l'intero corso dell'istruzione secondaria di secondo grado.
In relazione alle innovazioni ordinamentali nonché all'introduzione delle Indicazioni Nazionali per i piani di studio personalizzati, si ritiene opportuno che, nella fase preliminare delle adozioni, vengano previste modalità specifiche di valutazione dei contenuti dei testi proposti all'attenzione delle scuole, anche mediante la costituzione di comitati misti (docenti, genitori ed eventualmente alunni) o di altri momenti collegiali di confronto, esame e valutazione.
Si richiama l'attenzione sull'opportunità di adottare ogni utile iniziativa per consentire, da parte dei rappresentanti delle Case editrici, il ritiro entro il mese di settembre dei testi scolastici della scuola primaria consegnati in visione.
Come per il passato anno scolastico, per consentire una migliore informazione editoriale da parte delle associazioni abilitate è opportuno che le adozioni dei testi scolastici vengano deliberate, rispettivamente, nella seconda decade del mese di maggio per la scuola secondaria superiore e nella terza decade del medesimo mese di maggio per la scuola primaria e secondaria di primo grado.
Successivamente all'adozione e, comunque, entro la prima metà del mese di giugno, l'elenco dei testi adottati dovrà essere affisso all'albo della scuola e trasmesso al sito ministeriale
www.istruzione.it, predisposto per operare in connessione con il sito AIE. Una apposita nota operativa fornirà le istruzioni per la trasmissione telematica dei dati.
Come già avvenuto nei decorsi anni, l'AIE metterà a disposizione delle scuole uno strumento di lavoro on-line, protetto da password, che consentirà, via Internet, di acquisire i modelli e le istruzioni per la compilazione degli elenchi delle adozioni, nonché di accedere alle informazioni relative al catalogo aggiornato dei testi scolastici con il prezzo di listino comunicato dagli editori.
L'invio degli elenchi delle adozioni sarà consentito solo per via telematica e non anche per via postale, come per il passato.
Senza l'assunzione di oneri a proprio carico, le scuole avranno altresì cura di corrispondere ad eventuali richieste di invio di copia degli elenchi dei testi adottati, avanzate dall'ANARPE, da associazioni di categoria, associazioni sindacali ovvero organizzazioni di settore.
In applicazione di quanto previsto dall'art. 2 comma 1 del D.M. 7.12.1999, n. 547, in via transitoria e in attesa di verificare le scelte dei docenti per i nuovi strumenti didattici, ivi compresi i nuovi insegnamenti (seconda lingua comunitaria, informatica, ecc.), per l'anno scolastico 2004/2005 resta confermato il prezzo massimo complessivo della dotazione libraria per ciascun anno di corso della scuola secondaria di primo grado, già stabilito per il corrente anno 2003/2004. Ad ogni buon conto, si allega copia del decreto ministeriale 13.02.2002 che stabilisce il prezzo massimo complessivo della predetta dotazione libraria per l'anno scolastico 2002/2003, da assumere anche per l'anno scolastico 2004/2005.
Nella scelta dei nuovi strumenti didattici, si segnala l'inderogabile esigenza di porre la massima attenzione al contenimento della spesa per le famiglie.
Non è consentito alcun incremento del predetto prezzo massimo complessivo della dotazione libraria della scuola secondaria di 1° grado, se non limitatamente, per la classi 2^ e 3^, all'ipotesi in cui per il precedente anno scolastico 2003/2004 siano state effettuate adozioni che abbiano comportato il superamento del tetto massimo di spesa e che per il prossimo anno scolastico 2004/2005 risulti necessario confermare, ovviamente senza alcun ulteriore incremento di spesa, al fine di garantire continuità didattiche ed educative. I Direttori Generali degli Uffici scolastici regionali sono invitati ad esercitare una attenta opera di vigilanza per verificare l'effettivo rispetto del succitato tetto massimo di spesa, richiamando comunque la personale responsabilità dei dirigenti scolastici ai fini della puntuale osservanza delle disposizioni che precedono.
Il Direttore Generale
F.to Silvio Criscuoli