Appalti per le pulizie nelle scuole, prosegue la mobilitazione della CGIL
Comunicato congiunto FLC, FILCAMS, FP e CGIL.
FLC- FP-FILCAMS-CGIL
Ancora tagli per la scuola pubblica
Si licenziano i lavoratori degli appalti ed i lavoratori precari della scuola!
Si tagliano i servizi per attaccare la qualità della scuola pubblica!
Il Governo accelera il processo di destrutturazione del sistema di istruzione, tagliando le risorse e gli organici per le scuole statali, riducendo drasticamente i servizi indispensabili per la scuola dell'autonomia.
Con la circolare sul programma annuale 2010 il ministro Gelmini ha già ridotto del 25% la spesa per gli appalti, costringendo le scuole a ridurre il servizio e ad aumentare i carichi di lavoro del personale dipendente dalle ditte di pulizia e degli stessi collaboratori scolastici.
Nelle nostre scuole di ogni ordine e grado le pulizie dei locali, la salvaguardia delle condizioni igieniche, l'assistenza agli alunni, il controllo degli edifici e la sorveglianza degli ingressi sono elementi indispensabili per garantire un servizio scolastico di qualità.
Si programma la diminuzione delle prestazioni producendo illicenziamento dei lavoratori delle ditte d'appalto e l'inevitabile aumento dei carichi di lavoro del personale collaboratore scolastico, già quest'anno falcidiato dai tagli, in attesa del taglio di ulteriori 15.600 posti anche per l'a.s. 2011/2012.
Con questi tagli non si riuscirà a garantire la normale attività di servizio mettendo seriamente a rischio la sicurezza dei nostri bambini e l'assistenza ai ragazzi diversamente abili.
Ricordiamo:
- che gli appalti delle pulizie sono stati "ereditati" dalle istituzioni scolastiche con l'estensione della personalità giuridica a tutte le scuole autonome e con il contestuale trasferimento "coatto" allo stato dei lavoratori degli EE.LL;
- che per dare continuità di presenza agli appalti di pulizie, già dall'anno scolastico 2001/2002 si è operato un "accantonamento" del 25% (mai recuperato) dell'organico previsto per i collaboratori scolastici statali;
- che in quelle scuole non c'è un surplus di personale, ma semplicemente una parte dell'organico dei collaboratori scolastici, determinato dalle tabelle ministeriali , è fornito dalle ditte di pulizia.
In questa già difficile situazione il MIUR per il 2011 intende ridurre ancora gli stanziamenti previsti per gli appalti, applicando la stessa percentuale di riduzione utilizzata per gli organici Ata e prevede, inoltre, di scaricare l'onere della gestione delle procedure delle gare d'appalto direttamente alle singole scuole. Si scaricano sulle scuole ulteriori competenze e responsabilità correndo il rischio di ricorrere ad appalti al massimo ribasso, che non garantiscono ilrispetto delle clausole sociali di tutela dell'occupazione.
Di fronte aqueste scelte unilaterali dell'amministrazione FLC, Filcams, Fp e CGIL si sono già espresse e ribadiscono che:
- non possono accettare questa riduzione del servizio, che porterà ad ulteriori licenziamenti delle lavoratrici e dei lavoratori delle ditte d'appalto e per i soci delle cooperative di Tipo B;
- non possono accettare il taglio di altri 15.600 posti in organico del personale statale che comporterà il licenziamento dei collaboratori scolastici precari della scuola;
- non possono accettare che l'ulteriore carico di lavoro venga comunque "scaricato" sui lavoratori in servizio perché si rischia di compromettere l'ordinaria attività di servizio;
- non possono accettare che procedure tanto complesse e nuove competenze amministrative e finanziarie siano "scaricate", con le relative responsabilità, direttamente sulle segreterie scolastiche.
Di fronte a queste scelte unilaterali dei ministri Gelmini e Tremonti, che stanno mettendo in ginocchio le scuole e che abbassano il livello di qualità del sistema scolastico, FLC, Filcams, Fp e Cgil chiedono: il ritiro dei provvedimenti emanati e l'immediata apertura di un tavolo di confronto con l'amministrazione.
Contestualmente FLC, Filcams, Fp e Cgil hanno deciso di programmare una serie di iniziative di lotta e di mobilitazioni di carattere nazionale e territoriali che si concluderanno con la partecipazione di tutti i lavoratori allo Sciopero Generale indetto dalla CGIL per il 6 maggio per difendere l'occupazione di tutti i lavoratori e per garantire il miglioramento della qualità dei servizi nelle istituzioni scolastiche del nostro paese.