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Approfondimento del faccia a faccia con il ministro in dettaglio

La seduta del 19 febbraio relativa all’incontro delle OOSS con il ministro Moratti, si è aperta con la sintesi dell’incontro del 17 con le OOSS di presentazione dei tre nuovi decreti attuativi relativi all’alternanza scuola lavoro, al sistema di valutazione, al diritto dovere.

20/02/2004
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La seduta del 19 febbraio relativa all’incontro delle OOSS con il ministro Moratti, si è aperta con la sintesi dell’incontro del 17 con le OOSS di presentazione dei tre nuovi decreti attuativi relativi all’alternanza scuola lavoro, al sistema di valutazione, al diritto dovere.
La sintesi , comunicata dal sottosegretario Aprea, faceva rilevare l’ampia condivisione delle forze sindacali al metodo e al merito delle proposte. La CGIL scuola, rappresentata dal segretario generale Enrico Panini ha ribadito invece la mancanza di condivisione della CGIL, a partire dal fatto che si parte da norme di dettaglio senza definire le strategie generali dentro cui si collocheranno.

Il ministro Moratti ha dichiarato che verrà presto presentata un testo di proposta per il decreto sul diritto dovere, annunciato il 17 solo nei suoi principi generali.
Il dottor Capo espone i risultati del confronto avvenuto al tavolo tecnico con le OOSS( la CGIL non ha partecipato in assenza di garanzie politiche sugli organici), avente natura istruttoria, sul decreto attuativo del primo ciclo e le sue ricadute sul personale.

  • Scuola dell’infanzia: evidenzia la necessità di aumento di organici nell’ottica della generalizzazione, della pratica degli anticipi legata all’esaurimento delle liste d’attesa, delle nuove figure professionali necessarie agli anticipi. E’ necessario aprire subito tavoli di confronto sindacali per capire se si rende necessario identificare nuove figure professionali o è sufficiente arricchire il profilo dei docenti. Il ventaglio di orari di funzionamento proposti dal decreto corrisponde all’attuale offerta, tuttavia il modello consigliato è quello delle 40 – 48 ore settimanali.

  • Scuola primaria: l’orario di funzionamento nella sua massima estensione oraria non è frazionabile, il modello da adottare non è quello custodiale ma quello unitario. Rispetto alle perplessità sul ruolo attribuito alle famiglie, Capo sostiene che esse devono essere stimolate a un rapporto collaborativo con la scuola, non al proliferare di richieste e che la scuola deve offrire un repertorio di soluzioni entro cui la famiglia deve scegliere. L’amministrazione deve avere l’obbligo di rispondere pienamente alle domande delle famiglie e ciò porterebbe alla conferma e al consolidamento di un organico per 30 ore settimanali. Sul tutor dichiara essersi concentrate tutte le critiche in quanto figura che crea gerarchizzazione. L’attività tutoriale deve essere una funzione dell’attività docente da svolgersi con flessibilità organizzativa. Suggerisce l’apertura di un tavolo negoziale.

  • Scuola secondaria di I grado: il decreto garantisce il consolidamento dell’organico per un triennio per un tempo scuola di 30 ore e 36 – 40 ore per il tempo prolungato. Riguardo alle discipline in difficoltà: ed. tecnica, i docenti possono recuperare le ore che perdono in orario facoltativo; lingua straniera, si va verso un potenziamento di organico, la seconda lingua potrà essere garantita dal docente di ruolo o dal supplente; strumento musicale, ritiene che vada consolidato lo studio dello strumento musicale in quanto preparatorio dei licei musicali e in quanto insegnamento portato ad ordinamento.

Il ministro Moratti ha dichiarato di aver vagliato e condiviso le osservazioni esposte dal dott. Capo.

La CGIL scuola ha espresso le seguenti osservazioni:

  • Chiede formalmente il ritiro del decreto in quanto non si capisce se le proposte del dottor Capo hanno una mera funzione cosmetica, e in tal caso non risolvono nessun problema, o se modificano il decreto, in tal caso è necessario ritirarlo e ridefinirne l’assetto. L’autonomia scolastica è norma prevalente, pertanto una volta definito un nastro orario, non si concede niente di più di ciò che la scuola già ha come sua prerogativa

  • L’organico deve essere stabilizzato, non solo prorogato per un anno, per rispondere all’effettiva domanda di tempo pieno, cresciuta notevolmente, e in generale alla richiesta di tempi scuola corrispondenti ad orari superiori alle 30 ore.

  • Non bisogna procedere ai tagli di 12.000 posti che contraddicono la conferma di organico

  • La soluzione per i corsi ad indirizzo musicale non può essere limitata ad un anno scolastico e comunque il prot. 3000 non tiene conto della riduzione dell’insegnamento di lingua straniera prodotto

  • I docenti di educazione tecnica hanno diritto a conoscere la loro prospettiva che non si risolve con una circolare

  • Il governo deve fare l’atto di indirizzo all’ARAN per aprire la fase negoziale su tutor e le nuove figure professionali nelle scuole materne. Deve inoltre essere dato mandato all’ARAN di compiere una ricognizione del decreto per individuare tutte le materie di competenza contrattuale

  • Non ci sono oggi gli strumenti per applicare la parte del decreto che riguarda il tutor, in assenza di contrattazione, anche di scuola, il dirigente scolastico che procederà alla nomina del tutor è soggetto a ricorsi art. 28 legge 300.

  • Bisogna ritirare il decreto e avviare un anno di riflessione, in caso contrario il conflitto sociale aumenterà.

Il ministro Moratti ha concluso l’incontro dichiarando che il contenuto delle osservazioni riassunte dal dott. Capo insieme a quelle fatte nel corso della seduta odierna saranno oggetto di una circolare che, divisa per gradi di scuola, verrà inviata alle scuole per dare chiarimenti. Verranno aperti tavoli di confronto per attivare le funzioni e le figure professionali nuove, anche all’ARAN. Se necessario si procederà a modifiche del decreto nei 18 mesi previsti dalla delega.

Roma, 20 febbraio 2004