Autonomia e Dirigenza Scolastica Convegno nazionale Trevi 5 e 6 maggio 2005
La FLC Cgil ha avviato un percorso di iniziative che ha condotto alla elaborazione di un “Programma per la Conoscenza”
HOTEL DELLA TORRE
SS FLAMINIA KM 147
La FLC Cgil ha avviato un percorso di iniziative e di ricerca che, iniziato il 19 ottobre 2004 a Roma, ha condotto alla elaborazione di un “Programma per la Conoscenza” ufficialmente approvato e lanciato il 10 e 11 marzo 2005 sempre a Roma in una Conferenza conclusa da Guglielmo Epifani, Segretario Generale della CGIL.
L’Autonomia Scolastica (AS) e il Dirigente Scolastico (DS) sono stati al centro delle riflessioni dei molti seminari che hanno accompagnato l’elaborazione del programma che ora è il fondamento su cui la FLC Cgil imposta la sua iniziativa di Sindacato programmatico e su cui le categorie della scuola università e ricerca organizzate dalla FLC Cgil chiamano all’unità confederale e sfidano la politica sulle proposte oltre che sulle lotte. Il Convegno dei Dirigenti Scolastici della FLC Cgil si inscrive dentro questo percorso e si propone di approfondire le tematiche del programma dal punto di vista di chi le scuole le dirige.
L'autonomia è ancora sinonimo, nella percezione di molti, ma anche nei resoconti degli addetti ai lavori, di "fai da te", casualità, bricolage, progettificio. Da ciò un senso diffuso di confusione e disorientamento. Col Ministro Moratti e le sue riforme poi, con l'enfasi posta sulla scuola come servizio ad uso e consumo delle famiglie viste come clienti, si sono registrati due fenomeni contrapposti: un oggettivo restringimento degli spazi dell'autonomia da una parte e dall’altra una consapevolezza più diffusa dell'autonomia come strumento di contrasto a operazioni controriformatrici e grande risorsa per sviluppare, in non pochi casi, coinvolgimento, motivazione e protagonismo degli operatori scolastici e a rilanciare progettualità e innovazione.
Il Convegno vuole esplorare da una parte i problemi e le opportunità di questa fase e dall'altra sviluppare ragionamenti e produrre ipotesi di lavori sulla collocazione e sul ruolo del DS nei processi in atto che afferiscono a questa tematica.
In particolare, nelle tre Sezioni previste si intendono approfondire i seguenti aspetti, ma anche ipotizzare possibili conseguenti indicatori sul terreno dei comportamenti professionali:
1. Quale relazione tra autonomia del DS e Autonomia Scolastica. In altri termini, come vanno declinate le autonome funzioni dirigenziali di promozione, in ordine allo sviluppo dell'autonomia scolastica sul terreno dell'organizzazione, della didattica e della ricerca. Si tenderà a sviluppare tale tematica dentro la più ampia cornice della relazione tra autonomia del DS e AS da una parte e sistema delle autonomie dall'altra, sia sul fronte della filiera "Istruzione", sia su quello della filiera "Enti Territoriali" a cui le scuole si rapportano.
2. Come promuovere e sviluppare l'autonomia delle istituzioni scolastiche sia approfondendo-precisando la funzione dirigenziale, sia favorendo sperimentalmente, anche attraverso la contrattazione di scuola e la valutazione-autovalutazione di Istituto, utilizzazioni funzionali delle professionalità sul fronte della scuola come organizzazione.
In considerazione delle caratteristiche e delle dimensioni delle istituzioni scolastiche, come va esercitato il ruolo del DS in relazione ai poteri di gestione e di indirizzo; e inoltre, rispetto ad essi, quali misure e quale cultura si rendono necessarie perché il DS diventi effettivamente soggetto in grado di assicurare qualità e autonomia all’azione amministrativa, in coerenza con le scelte del Piano dell’Offerta Formativa.
Roma, 20 aprile 2005