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Avvio anno scolastico 2019/2020: pubblicati i dati di alunni e docenti

Resi noti i dati sulle iscrizioni e sugli organici docenti della scuola statale. Preoccupa la decrescita demografica. Con l’Intesa del 1 ottobre si potrà ridurre il precariato, ma bisogna operare sugli organici per stabilizzare l’organico di fatto ed in deroga.

02/10/2019
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Il MIUR ha pubblicato l’annuale focus sui “Principali dati della scuola” relativo all’avvio dell’anno scolastico 2019/20. Il fascicolo sintetizza i dati relativi agli alunni iscritti e frequentanti e l’organico docente.

Nelle 8.223 (8.160 nel 2018/19) istituzioni scolastiche (per un totale di 40.749 sedi/plessi, 130 in meno dello scorso anno: 13.286 per l'Infanzia, 14.896 per la Primaria, 7.228 per le Secondarie di I grado e 5.339 per quelle di II grado) studiano ogni giorno 7.599.259 alunni (83.376 alunni e circa 1.000 classi in meno rispetto lo scorso anno, con un calo ormai strutturato dell’1% annuo).

A questi alunni corrispondono 835.489 posti di insegnanti, di cui 684.880 di posto comune e 150.609 per il sostegno (+9.197 posti di sostegno a fronte di un aumento di 14.034: gli alunni con disabilità sono passati dai 245.723 del 2018/19 a 259.757 iscritti nel 2019/20).

Bisogna tuttavia ricordare che non tutti i posti sono coperti da docenti titolari, dal momento che l’esito delle operazioni di immissione in ruolo è stato ancora una volta negativo: rispetto ai 53.627 posti messi a disposizione, sono stati coperti soltanto 21.236 posti (solo il 40%, dato pressocché in linea con il 2018/19), insufficiente a coprire il regolare turn over.

Ai circa 32.000 posti rimasti non assegnati, si aggiungono da coprire con supplenze annuali ulteriori 50 mila posti in deroga su sostegno (aumentati rispetto alla comunicazione MIUR del 9 settembre quando erano 48 mila, il che rafforza l'esigenza di interventi in questa direzione) e altri 12 mila posti di organico di fatto (entrambi autorizzati in aggiunta al cosiddetto organico di diritto), a cui si aggiungono anche i circa 10 mila posti dei pensionamenti di Quota-100 messi a disposizione tardivamente per problemi di gestione delle pratiche da parte dell’INPS.

In questo scenario deve essere considerato un notevole passo avanti l’intesa politica fra le Organizzazioni sindacali ed il MIUR del 1 ottobre che mira a risolvere entro il prossimo primo settembre il problema del precariato mettendo a disposizione la stabilizzazione di oltre 50.000 posti comuni per i docenti. Ma sarà necessario operare dei correttivi anche per ridurre lo scarto fra organico di diritto ed organico di fatto, soprattutto per i posti di sostegno, dei quali circa un terzo è strutturalmente assegnato in deroga a nomine annuali.

La FLC CGIL impegnerà il MIUR ed il ministro nei prossimi giorni perché siano tradotti in atti concreti gli articoli dell’Intesa e porterà il proprio contributo nei tavoli tecnici di prossima convocazione.

Rileviamo, infine, che anche quest’anno il fascicolo presenta una grave lacuna: la completa assenza di dati relativi al personale ATA ed alle istituzioni educative, che pure concorrono a pieno titolo alla realizzazione della comunità educante. La scuola è un unico sistema, pertanto l’analisi del suo funzionamento non può essere ridotta ad una sola parte, per quanto sia numericamente rilevante. Auspichiamo che i prossimi focus tengano conto dell’insieme delle professionalità operanti nelle istituzioni scolastiche ed educative statali, dunque docenti, ATA ed educatori.

Nei prossimi giorni, inoltre, dopo una lettura analitica del fascicolo, pubblicheremo delle schede di approfondimento sugli aspetti più significativi.

Leggi il testo del Focus MIUR

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