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Bilanci delle scuole: arrivano i soldi per la Tarsu

Il Miur crede di salvarsi l’anima con 11 milioni di euro ma il buco creato nei bilanci delle scuoleè di 35 milioni di euro.

15/05/2006
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Dopo le numerose proteste delle scuole, il Miur finalmente stanzia 11.164.785 milioni di euro per il pagamento della tassa di rimozione dei rifiuti solidi urbani per l’anno 2006.

Si tratta del finanziamento di cui avevamo dato già notizia sul sito FLC Cgil lo scorso 31 gennaio e che lo stesso Miur si era impegnato ad accreditare nel giro di poco tempo. Ma a distanza di tre mesi constatiamo che così non è stato. Le scuole dovranno ancora aspettare diversi mesi prima di avere i soldi in cassa visto che la variazione di bilancio dovrà ancora passare il vaglio degli organismi di controllo.

Inoltre il tono della nota ministeriale che accompagna la tabella di ripartizione dei fondi agli uffici scolastici regionali è piuttosto “roboante” quasi a voler significare “ abbiamo finalmente risolto i problemi del pagamento della Tarsu”.

I fatti non stanno proprio cosi. Lo stanziamento di 11.164.785 milioni di euro è ben al di sotto di quanto è stato stabilito forfetariamente in sede di conferenza Stato Regioni e lascia irrisolto il problema dei debiti che le scuole hanno accumulato finora.

Contro il vizio della “memoria corta”, ci pare doveroso ricordare che a partire dall’anno 2002, il Ministero dell’Istruzione, in base all'Accordo in sede di Conferenza Unificata Stato/Città e Autonomie Locali, si era impegnato ad erogare alle scuole 38.734.267 euro (75 miliardi delle vecchie lire). Come dimostra il grafico, il Miur, non ha mai rispettato questo impegno. Addirittura nel 2002, anno peggiore dal punto di vista dei finanziamenti, le risorse destinate alle scuole sono servite per sostenere la devolution di Bossi: sono poi le scuole chiamate a risponderne, tanto che in alcune regioni come ad esempio la Campania si è arrivati a pignorare i beni delle scuole.

Per la FLC, lo stato di vertenzialità a cui sono costrette le scuole, loro malgrado, deve assolutamente terminare. Il Miur, quindi, farebbe bene a colmare da subito il buco che ha creato nei bilanci delle scuole per non aver finanziato la spesa per la Tarsu nella misura dovuta.

Nel frattempo le scuole non debbono pagare se non per le somme accreditate; infatti esse sono delle semplici esecutrici del pagamento Tarsu e non possono né debbono a tal fine gravare sui propri bilanci.

Qualsiasi confronto sulla materia deve partire da qui.

Roma, 15 maggio 2006