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CCNL Scuola estero (sequenza)

In data 24-2-2000, è stata sottocritta, in sede A.RA.N., la "Sequenza Contrattuale" di cui all' art. 44 del CCNL del 26-5-99. Gli articoli che vanno dall’11 al 20, riguardano in modo particolare il personale di "ruolo" della scuola in servizio presso le istituzioni scolastiche e accademiche italiane all’estero

03/10/2000
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ARTT.11 – 20 "SEQUENZA CONTRATTUALE" - PERSONALE IN SERVIZIO PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE ALL'ESTERO

In data 24-2-2000, è stata sottocritta, in sede A.RA.N., la "Sequenza Contrattuale" di cui all' art. 44 del CCNL del 26-5-99. Gli articoli che vanno dall’11 al 20, riguardano in modo particolare il personale di "ruolo" della scuola in servizio presso le istituzioni scolastiche e accademiche italiane all’estero. A detta "Sequenza", ha fatto seguito parte di una specifica contrattazione integrativa tenutasi presso il MAE, tra la delegazione di parte pubblica e le OOSS della scuola.

Questo rinnovo contrattuale e la contrattazione rappresentano un importante risultato. Grazie ai nuovi strumenti di flessibilità che prefigurano l' "Autonomia" quali la definizione del Piano dell'offerta formativa, la individuazione delle funzioni obiettivo , l'attivazione delle collaborazioni, l'ampliamento dell'offerta formativa stessa ecc., è possibile rispondere meglio alle diversificate esigenze rappresentate.

In relazione ad un'analisi delle richieste scolastiche e culturali dei territori delle varie nazioni ospitanti, si possono creare offerte formative rapportate a progetti finalizzati con riguardo alla valorizzazione delle specificità di cui l'Italia è portatrice. Le Istituzioni scolastiche possono adottare ogni modalità organizzativa che sia espressione di autonomia progettuale e sia coerente con gli obiettivi prefissati.

Anche il valore del lavoro all’estero assume una nuova dimensione considerando che lo svolgimento di particolari attività e l'assunzione di impegni puntuali risulteranno connessi con la formazione del personale. Il datore di lavoro è coinvolto considerando il legame tra la disponibilità soggettiva e la responsabilità della amministrazione nel sostegno delle attività e nella verifica. La possibilità di estendere anche al personale all'estero le cosiddette " funzioni-obiettivo" legate oltre che al miglioramento del servizio, a coerenti percorsi formativi e a corrispettivi economici, contribuisce a definire un quadro di una scuola all'estero ben più visibile.

La promozione di progetti di qualificazione della offerta formativa e di interventi a favore di problematiche di disagio e svantaggio previsti dalla sequenza contrattuale per l'estero, rappresenta poi una importante novità. Nella fattispecie del disagio e dello svantaggio, in assenza di una normativa specifica, la contrattazione integrativa che dovrà tenersi con il MAE permetterà di risolvere alcune situazioni di grossa difficoltà.

.L'Amministrazione ( P.I. e M.A.E.) sarà anche per l'estero, impegnata in un compito di sostegno, di verifica e di valutazione dei percorsi scolastico-formativi. I nuovi strumenti normativi e contrattuali possono meglio tener conto, oltre che delle esigenze dell'integrazione, dei problemi legati all'accesso ai livelli superiori di studio degli emigrati e dei loro figli sia in caso di residenza definitiva che in caso di previsto rientro in Italia. Possono essere meglio costruite giuste risposte alle esigenze di quanti, residenti nel paese di accoglienza, sono comunque interessati alla conoscenza della lingua e cultura italiane.

Prima di affrontare, nello specifico, i temi dell'accordo per l'estero, si ritiene utile elencare una serie di innovazioni che non possono non riguardare, con le specificità necessarie, anche le nostre istituzioni scolastiche e culturali all'estero: la piena attuazione dell'autonomia; l' estensione di forme di gestione democratica e collegiale; la chiara definizione della composizione, del ruolo e delle competenze del collegio dei docenti; il passaggio delle controversie di lavoro al Pretore; la dirigenza scolastica; la nuova organizzazione del lavoro amministrativo derivante anche dalla "applicazione" degli istituti contrattuali del personale ATA; il riordino dei cicli; il decentramento delle competenze dello stato; la formazione del personale; l'elevamento dell'età dell'obbligo; la riforma degli OO CC nazionali; provinciali e distrettuali, ecc..

Si ritiene altresì utile fare un rapido elenco delle tipologie degli interventi scolastici ,accademici e culturali italiani all’estero.

Essi sono costituiti, tra l’altro, da:

- Scuole italiane:

Sono strutturate secondo gli schemi e gli insegnamenti delle corrispondenti scuole in Italia con, ovviamente, uno spazio maggiore per lo studio della lingua del paese ospitante. Sono distinte in scuole statali, scuole private, scuole legalmente riconosciute, scuole riconosciute con presa d’atto etc.

- Sezioni italiane di scuole europee:

La scuola europea fu istituita ne 1957 per assicurare una "scuola" ai figli dei funzionari della Comunità. Questo modello di scuola fa coesistere alunni, docenti, e metodi di diversa origine nazionale, con opportuna integrazione degli ordinamenti scolastici degli stati della Comunità stessa. Comprende un ciclo elementare di 5 anni e un ciclo medio di 7. Viene valorizzato l’insegnamento delle lingue straniere rispetto a quella nazionale dell’alunno e vengono rilasciati titoli di studio finali validi a livello degli stati comunitari contraenti.

- Sezioni italiane di scuole internazionali e straniere:

Per rispondere alle esigenze formative degli alunni di varie nazionalità ed alla nuova realtà migratoria interessata alla integrazione nel paese ospitante sono state istituite nel 1981, mediante accordi bilaterali tra nazioni, le sezioni internazionali nelle scuole elementari, medie e nei licei. Analogamente si è proceduto per individuare adeguati spazi d’insegnamento della lingua d’origine presso le scuole straniere. Particolare attenzione è posta all’insegnamento delle lingua italiana e di alcune discipline in lingua e secondo programmi italiani. Un’ulteriore articolazione di tali interventi è costituito dalle sezioni bilingui presenti soprattutto nell’Europa centro orientale.

- Corsi integrativi di lingua e cultura:

Sono i corsi ai quali è stata data veste giuridica con la legge 153/71 con la quale si e posto l’obiettivo di dare una risposta ai problemi scolastici dei figli degli emigranti italiani a salvaguardia della identità nazionale pur in un quadro di integrazione. Sono articolati in:

  1. corsi inseriti che sono tenuti durante l’orario della scuola locale, il voto è riportato nella pagella ,ma non fa media.

  2. corsi semi – inseriti che si svolgono parzialmente in orario scolastico locale e parzialmente al di fuori di esso.

  3. corsi post – scolastici che funzionano al di fuori dell’orario della scuola locale.

  4. Corsi integrati i quali oltre ad essere "inseriti" danno luogo a valutazione nel curricolo scolastico locale ; il relativo voto fa media con quello degli altri insegnamenti.

    Lettorati:

Hanno il compito di provvedere all’insegnamento, di favorire la diffusione e la promozione della lingua italiana come seconda lingua.

Istituti di cultura:

Sono preposti istituzionalmente alla promozione ed allo sviluppo delle cultura e della lingua italiana all’estero. Devono stabilire i contatti con il mondo culturale e scientifico locale favorendo la conoscenza della cultura italiana, promuovono iniziative, assicurano collaborazioni.

SEQUENZA ESTERO:

ARTT.11 e 12 - Relazioni sindacali - Partecipazione

L'accordo prevede che il sistema delle relazioni sindacali vigente in Italia si applichi al personale della scuola in servizio all'estero compresa la costituzione delle RSU. E’ possibile, nella chiarezza della individuazione dei soggetti titolari, potenziare gli strumenti di confronto , di contrattazione, di partecipazione, di concertazione e di informazione con la possibilità di intese specifiche. Lo strumento della partecipazione supportata da documentazione cartacea e/o informatica e la costituzione di specifiche Commissioni Paritetiche permettono di entrare nel merito di una serie di argomenti di rilevante importanza.

Tra l'altro, l'Amministrazione deve fornire i documenti di previsione di bilancio relativi alle spese di tutto il personale. E’ possibile conoscere i criteri per la definizione e la distribuzione degli organici di tutto il personale, gli strumenti e le metodologie per la valutazione della produttività ed efficacia qualitativa del sistema scolastico.Si puo’ aprire con il MAE un confronto sui finanziamenti che sotto forma di contributi sono corrisposti agli Enti, alle Associazioni e ai comitati di assistenza che gestiscono corsi di lingua italiana (cap.3577).Ulteriore confronto può tenersi sulla individuazione di modalità e garanzie contrattuali per il personale assunto e assegnato ai corsi in questione.E’ fornita anche una informazione preventiva sulle professionalità richieste dai compiti attribuiti al personale da destinare al MAE previa chiarezza sull'effettivo impegno nel settore di quello attualmente destinato.

ART.13 - Impegni connessi con l'attuazione dell'autonomia scolastica e con il piano dell'offerta formativa.

A completamento di quanto detto in premessa va puntualizzato che il MAE, di concerto con il MPI, nella fase di estensione all'estero della autonomia scolastica, deve fornire informazioni alle OO SS sui provvedimenti da adottare. Si tratta di una fase importante per via della individuazione dei necessari adattamenti. Nella prospettiva dell'acquisizione dell'autonomia, l'istituto della definizione del piano dell'offerta formativa coinvolge anche le istituzioni scolastiche all'estero. L'esercizio della funzione docente viene organizzato in coerenza con gli obiettivi generali del progetto; può avvalersi anche di forme di flessibilità con articolazione dell'orario di servizio in coerenza con quanto stabilito dal piano e può avvalersi dell'istituto delle "funzioni obiettivo".

Le scuole statali italiane all'estero potranno prevedere che i propri docenti svolgano attività didattiche rivolte al pubblico anche di adulti, tenendo conto delle esigenze formative provenienti dai territori e divenendo cosi' punto di riferimento importante nel campo della diffusione della nostra lingua e della nostra cultura.

ART.14 - Progetti finalizzati al miglioramento dell'offerta formativa e al superamento del disagio scolastico-

Le istituzioni scolastiche italiane all'estero promuoveranno con criteri da definire nella contrattazione integrativa, progetti di miglioramento dell'offerta formativa al fine di realizzare le finalità prefissate. Il problema della impossibilita' di poter impegnare all'estero insegnanti di sostegno viene contrattualmente affrontato con la promozione di progetti di interventi per il superamento del disagio e per la gestione dello svantaggio i cui criteri verranno definiti in contrattazione integrativa. Si farà ricorso ad iniziative di formazione e a programmazione di attività aggiuntive del personale in servizio nonché a valutazione dei risultati secondo quanto definito dai progetti stessi.

Viene fissato un congruo stanziamento su base annua.

-ART.15 - Aree professionali

Con la contrattazione integrativa verranno individuate, per ogni funzione, le articolazioni necessarie per rispondere alle particolari esigenze esistenti all'estero.

Dette articolazioni della funzione andranno poste in relazione con situazioni specifiche quali: impegni di direttivi e/o di docenti presso scuole gestite da Enti, Associazioni o Privati; impegni di personale presso gli Uffici Scuola consolari; impegno nella formazione e nell'aggiornamento; impegno presso le scuole internazionali e/o le Scuola europee. Bisognerà inoltre definire con sufficiente chiarezza le funzioni svolte dai nostri lettori anche in presenza di incarichi extra - accademici. Nel caso di impegno orario presso le Università inferiore a 18, va regolamentato il completamento e vanno supportate, con iniziative di formazione specifica, le attività complementari perché rispondano alle nuove esigenze di quanti sono interessati alla nostra cultura. L'aver introdotto in contratto il principio della necessita' di una revisione del profilo del lettore salvaguardando l'impegno relativo alla funzione docente, segna l'avvio d una interessante nuova discussione che si terra' in fase di contrattazione integrativa.

Al lettore oltre all'impegno specifico cui è destinato, va riconosciuto un ruolo di consulenza nella predisposizione di progetti per la diffusione della lingua e della cultura italiane nonché di partecipazione alla realizzazione dei medesimi. Va altresì riconosciuto un ruolo di promozione di incontri con gli attuali e futuri studenti di italiano delle Università del paese ospitante.

Altro elemento di novità della sequenza è rappresentato dalla possibilità di effettuare le cosiddette "collaborazioni plurime". In relazione ad una sempre crescente ed articolata domanda di diffusione della lingua italiana sarà possibile impegnare particolari esperienze e competenze professionali presso altre scuole italiane e straniere che ne abbiano bisogno anche al fine di poter costruire insieme specifici percorsi.

ART.16 - Rapporto di lavoro a tempo determinato

Nello specifico, l'accordo raggiunto con la sequenza contrattuale ha permesso di ricondurre a contrattazione quanto previsto dall'art. 26 del D Lvo n.62/98 e di sancire che i contratti di lavoro a.t.d. vadano stipulati in applicazione degli articoli specifici del CCNL scuola del 95. Ciò permetterà la costituzione di un "pieno rapporto" con una conseguente piena certificazione anche in presenza di sospensioni delle attività che si collochino all'interno del periodo di impegno previsto dal contratto a t.d.. Viene riconosciuto il diritto alle ferie, alla malattia ecc.

L'accordo prevede un rinvio al 1/9/2000 della parte del citato art. 26 che fissa le nuove modalità di costituzione delle graduatorie. Si tratta di quella, indubbiamente illegittima, norma che posponeva il possesso della abilitazione al possesso del requisito della residenza nella assegnazione delle supplenze. Il pr0oblema è stato recentemente risolto. Per il personale residente la nuova normativa si applicherà dal primo giorno del mese successivo alla entrata in vigore dell'accordo e non dal 1-1-99. Per il personale non residente la retribuzione sarà costituita da una retribuzione base e da un assegno di sede aggiuntivo con garanzia di "invarianza" complessiva rispetto alla retribuzione attualmente percepita.

Entro il 31-12-99 le modalità di costituzione delle graduatorie per le supplenze dovranno essere raccordate con le disposizioni generali di competenza del M.P.I. in applicazione di alcuni istituti previsti dalla legge 124 / 99.

ART.17 - Orari e ore eccedenti

Nel confermare, per l'estero, l'orario di servizio previsto per il personale docente che opera in territorio metropolitano, in sede di contrattazione integrativa, sarà affrontato il tema della definizione dei criteri e delle modalità per il monitoraggio e l'analisi delle attività di insegnamento svolte nelle istituzioni scolastiche ed universitarie all'estero per verificarne il raccordo con l'orario di insegnamento previsto per il territorio metropolitano. Ciò permetterà di fare chiarezza anche sul problema degli eventuali recuperi. Viene finalmente sancito che l'orario di insegnamento non costituente cattedra verrà distribuito, nel rispetto della normativa vigente, tra il personale di "ruolo" solamente se ci si trovi nella oggettiva impossibilita' di reperire personale a tempo determinato o se ci si trovi in presenza di "cattedre strutturate".

ART.18 - Mobilita' professionale - destinazione del personale all'estero

Viene sancito che l'invio all'estero costituisce mobilita' professionale e che, in quanto tale rientra tra le materie disponibili per la contrattazione. In sede di contrattazione integrativa verrebbe definita la nuova prova unica per l'accertamento della conoscenza della lingua scritta e orale. Nella stessa sede verrebbero affrontati i temi relativi alle modalità di valutazione dei titoli culturali e professionali necessari per l'inclusione nelle graduatorie nonché le problematiche e le specificità sorte nella gestione degli invii. Si tratta di individuare una modalità di accertamento ( prova strutturata, colloquio o altro) che garantisca livelli di competenze pari a quelli delle precedenti prove.

Alla successiva fase della formazione iniziale dovrebbe essere affidato il compito di garantire effettivi e qualificati approfondimenti in relazione allo svolgimento delle attività da svolgere all'estero. Questa fase dovrebbe essere integrata da formazione e aggiornamento specifici in relazione all'impegno derivante dalla articolazione della funzione di cui all' art 15 della sequenza. Viene rinviato all'anno scolastico 2001/2 l'aggiornamento delle vigenti graduatorie permanenti per l'invio. Vengono individuate soluzioni per al copertura di posti di contingente in caso di esaurimento delle graduatorie permanenti per l'invio.

La trasformazione in legge di un ddl di iniziativa MAE concernente l'invio stesso ( legge 147/2000) ha compromesso non poco l’attuazione immediata di questo articolo.

In merito la nostra organizzazione ha attivato gli strumenti utili per contestare l’applicazione di detta legge e per ricondurre a contrattazione la materia della destinazione all’estero.

ART.19 - Fruizione permessi

L'argomento ha rappresentato uno dei punti più controversi della gestione tecnica dell'accordo passato. Il MAE non è mai stato disponibile per la pur prevista contrattazione decentrata. Tramite il DL 62/98 ha espresso, tra le altre, la volontà di non voler "coprire" con l'assegno di sede i permessi in questione. La soluzione individuata rappresenta un buon livello di compromesso.

ART.20 - Fruizione del diritto alla formazione

Viene sancito il diritto del personale all'estero alla partecipazione ad attività di formazione e aggiornamento da svolgere ordinariamente fuori dall'orario di servizio. Il personale docente potrà usufruire di cinque giorni per ciascun anno scolastico per la partecipazione a iniziative di aggiornamento riconosciute dall'Amministrazione. La partecipazione a corsi di formazione organizzati dalla amministrazione o dalla istituzione scolastica di appartenenza è considerato servizio a tutti gli effetti.

Si ritiene necessario che l'Osservatorio di orientamento e di monitoraggio della formazione espleti la sua funzione anche in relazione ai processi previsti dalla sequenza per l'estero (autonomia, innovazioni, qualità professionale, potenziamento della offerta formativa ecc.)

-Contratto integrativo generale - riferimenti al personale all'estero

Anche per l'estero la contrattazione integrativa è finalizzata a migliorare il servizio scolastico e a valorizzare la professionalità del personale direttivo, docente e ATA. Sono importanti i riferimenti al personale della scuola all'estero presenti nel contratto integrativo generale. Si entra nel merito della definizione dell'indennità di direzione e di amministrazione, nel merito delle competenze di individuazione delle funzioni - obiettivo e delle relative modalità di accesso con coinvolgimento dei collegi dei docenti, nel merito delle modalità di acquisizione dei nuovi profili ATA e delle relative funzioni aggiuntive, quindi nel merito del coinvolgimento del personale docente nell'istituto della progressione professionale adesso da definire nel "post art.29".

L' Amministrazione (MAE e MPI) dovrà individuare contenuti e modalità per formazione e/o aggiornamento finalizzati nonché per la formazione iniziale specifica.