CNPI: il Tar Lazio ci dà ragione e mette in mora il Miur
Il Ministro deve agire, altrimenti interviene il commissario ad acta già nominato. La nostra proposta.
Il Tar Lazio ha accolto il nostro ricorso sull'inerzia ministeriale per il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI). Se il Ministero non provvederà nei termini assegnati, provvederà un commissario ad acta, già nominato. Leggi la sentenza del Tar Lazio.
Questa decisione del Tar è per noi motivo di grande soddisfazione che da soli abbiamo combattuto contro questa colpevole “dimenticanza” del Governo Monti che priva la scuola italiana, caso unico in Europa, di un organismo di rappresentanza nazionale della comunità professionale e scientifica.
Ora al Ministro Carrozza viene offerta l'opportunità di rimediare all'errore commesso dalla precedente gestione, assumendo gli atti politici conseguenti alla nuova situazione se vuole evitare la messa in mora innanzi al mondo della scuola.
La FLC CGIL e gli altri sindacati hanno da tempo indicato la via da seguire con proposte semplici e chiare come risulta dalla lettera unitaria inviata allo stesso Ministro Carrozza il 17 luglio scorso:
- ripristinare subito la funzionalità dell'attuale CNPI in attesa dell'elezione di un nuovo organismo nazionale;
- avviare un grande confronto con le scuole, le organizzazioni sindacali, le associazioni professionali e tutti i soggetti interessati per arrivare quanto prima al riordino complessivo degli organi collegiali scolastici inadeguati alla nuova configurazione dell'autonomia scolastica.
Nei prossimi giorni torneremo sull'argomento con un commento più dettagliato.