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Comandi per compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica. Trasmessa la nota MIUR

Le domande per B1 e B2 entro il 30 giugno, le altre a seconda dei singoli bandi. I posti sono presso l’amministrazione centrale, gli USR, enti e associazioni. 732 i posti dell’organico dell’autonomia devoluti a favore di progetti fuori dalla scuola.

27/06/2016
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Con la nota 15352 del 17 giugno 2016 il MIUR ha pubblicato le istruzioni annuali in merito alle procedure di assegnazione di dirigenti scolastici e di docenti per lo svolgimento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica, per il prossimo anno scolastico 2016/2017.

Viene confermata la possibilità di disporre i collocamenti fuori ruolo del personale da destinare a funzioni e compiti in precisi ambiti, secondo la normativa vigente, con la particolarità di un nuovo inserimento relativo all’attivazione di progetti di valore nazionale, come declinato nelle aree del potenziamento previste dalla legge 107/15.

Per i punti B1 e B2 le domande vanno presentate entro il 30 giugno, le altre in base ai singoli bandi.

La circolare, quindi, riprende quanto già previsto da quelle precedenti, introducendo però un paragrafo (C) che sostanzialmente si riferisce alle formule note della legge 107/15. 

Ecco i punti salienti della circolare

C) Progetti nazionali

Il comma 65 dell'art. 1 della legge 107/15 ha introdotto la possibilità di attivare progetti di valore nazionale nell'ambito dell'organico triennale dell'autonomia scolastica, senza oneri aggiuntivi e a valere sulla dotazione organica di potenziamento dell'offerta formativa. Per l'attuazione di detti progetti nazionali è destinato un contingente triennale per un massimo di 732 unità di personale che verrà ripartito tra gli Uffici scolastici regionali con apposito Decreto ministeriale. Gli interessati fanno parte dell'organico di potenziamento assegnato all'ufficio scolastico regionale di appartenenza.

Il nostro commento

È una conferma continua di come l'applicazione della legge sulla buona scuola venga attuata, indipendentemente da un'idea di vera riorganizzazione del sistema.

L’ organico dell'autonomia, nato come risorsa per ampliare l'offerta formativa scolastica in termini di progresso e opportunità, nonché per rispondere alle esigenze specifiche della comunità e del territorio, è regolarmente distolto dalla sua funzione d'origine e utilizzato per coprire carenze e disservizi e vuoti d’organico dei centri ministeriali. Non è accettabile che, anche solo una quota, sia “comandata” in altri settori lontani dal contesto scolastico: si tratta di docenti in organico, computati nelle dotazioni regionali di riferimento e non aggiuntive.

Riteniamo che lasciare le forze alle scuole debba essere un atto concreto e non di facciata, perché ancora non sono sanati i devastanti tagli economici di cui sono state oggetto; poi dovranno seguire opportuni ragionamenti sugli obiettivi di questi progetti nazionali che adesso paiono del tutto prematuri.

E il contributo di un valido confronto torna ad essere la strada maestra per evitare azioni onestamente incomprensibili da parte dell'amministrazione.