Concorso ordinario e riservato, incarichi di Presidenza
Come da richiesta avanzata da FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola all’indomani dell’approvazione della Legge 43 del 23 marzo 2005 si è svolto al MIUR l’incontro convocato per le ore 15.30 del 13 aprile 2005.
Come da richiesta avanzata da FLC Cgil CISL Scuola UIL Scuola all’indomani dell’approvazione della Legge 43 del 23 marzo 2005 si è svolto al MIUR l’incontro convocato per le ore 15.30 del 13 aprile 2005.
Concorso ordinario. E’ stato ripreso il confronto sulle tematiche presentate dal nostro Sindacato in
precedenti incontri circa i tempi, l’unitarietà e l’uniformità delle prove nelle varie situazioni regionali. A tal proposito l’Amministrazione rappresentata dal Dott. Cosentino ha annunciato che lunedì 18 aprile al MIUR si terrà un incontro di ricognizione con i Direttori generali regionali per fare il punto della situazione che si presenta molto variegata nelle diverse realtà regionali. Da esse emerge una necessità di maggiore tempo a disposizione per la pubblicazione delle graduatorie degli ammessi alle prove orali e smaltimento degli eventuali ricorsi nonché per l’avvio delle prove scritte.
La FLC Cgil ha sostenuto che il maggiore tempo richiesto dalle Direzioni Regionali, che certamente trova fondamento anche nella novità della procedura con cui gli Uffici si trovano a fare conti, può essere un fatto positivo per acquisire certezze e sicurezze da dare ai concorrenti. Accanto a ciò, nel contempo, occorre assicurare una forte regia nazionale e una fissazione di tempi certi a cui gli Uffici regionali si devono attenere in ogni fase del concorso. In altri termini, seppure lo scritto si può ipotizzare a settembre (cosa a questo punto non irragionevole), occorre fissare dal MIUR un tempo uguale per tutte le situazioni regionali entro cui esporre le graduatorie, entro cui evadere il contenzioso, fare le prove orali, il periodo di formazione e così via.
La FLC Cgil, inoltre, ha fatto presente che l’approvazione della legge di sanatoria pone un problema anche per il concorso ordinario dal momento che i riservatari immessi in ruolo dal settembre 2005, se fatti permanere nelle graduatorie dell’ordinario, rischiano di impedire l’accesso alle prove orali di una certa quota di interessati, per cui si pone il problema del loro depennamento per tempo.
L’Amministrazione ha recepito le nostre osservazioni e le confronterà nell’ambito dell’incontro di lunedì 18 già citato.
Concorso riservato ai Presidi Incaricati. L’Amministrazione ha annunciato che sta predisponendo gli atti per l’immissione in ruolo dei riservatari Presidi Incaricati sanati con la legge 43/2005. Inoltre, nell’esaminare il testo della legge 43/2005 ha preso in considerazione i problemi connessi, come ad esempio la quota dei posti vacanti da riservare, i tempi dell’emanazione del bando (la primavera del 2006, dato che la legge prevede che sia consentita la partecipazione agli incaricati del 2005-2006), i passaggi fra i Ministeri competenti.
La FLC Cgil, tenuto conto che l’obiettivo deve essere quello di far svolgere effettivamente il concorso stesso nei tempi più ravvicinati possibili, ha chiesto all’Amministrazione i seguenti chiarimenti:
- la legge prevede che i posti vacanti a partire dal settembre 2006 siano riservati in via prioritaria ai Presidi Incaricati che abbiano maturato anche un anno di incarico. Occorre chiarire cosa si intende “in via prioritaria”. Da più parti, anche sulla base di esperienze passate in altre amministrazioni, la riserva integrale dei posti ad una categoria è stata respinta dalla Corte Costituzionale; del resto, se questo è, occorre fare immediatamente i conti con i posti che “in via secondaria” (cioè per un altro ordinario) rimangono disponibili;
- l’articolo 1 sexies della legge citata richiama l’articolo 39 della Legge 449/97 e non l’articolo 40 che riguarda la scuola, e puntualizza che resta fermo “il regime autorizzatorio” in materia di reclutamento del personale. Ciò vuol dire di fatto rimettere nelle mani del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) la scelta del numero dei posti da mettere a concorso ? La FLC Cgil non è disposta ad accettare che si ripeta l’errore di mettere a concorso un numero di posti inferiore a quelli effettivamente vacanti, come è avvenuto in passato con danno delle scuole, degli interessati, dei Presidi Incaricati e dei Docenti;
- lo stesso discorso vale per “ i vincoli di assunzione previsti dalla normativa vigente” richiamati dal testo legislativo;
- è necessario seguire passo passo l’evolversi della situazione da parte del MIUR, per quanto concerne le sue competenze, per evitare lungaggini e perdite di tempo in modo tale da trovarsi ai primi mesi del 2006 nelle condizioni di bandire il bando.
In sostanza, la FLC Cgil ha sostenuto che sono stati messi nel testo delle legge tanti paletti che alla fine, senza un chiarimento e un impegno specifico dell’Amministrazione, il concorso rimarrà una chimera e dal 2006, bloccati gli incarichi di Presidenza salvo le conferme degli attuali incaricati, dilagheranno le reggenze.
A tali osservazioni l’Amministrazione ha ritenuto fondate le osservazioni avanzate e ha precisato che non esiste il rischio di dover passare attraverso l’approvazione di una Finanziaria, che certamente occorre definire la quota dei posti vacanti per il riservato, che il MIUR farà la sua parte nella definizione del numero dei posti che comunque rimane soggetta al regime autorizzatorio per le assunzioni nella pubblica amministrazione.
Preso atto di questi impegni, poiché la FLC Cgil, insieme con CISL Scuola e UIL Scuola, ha richiesto un incontro specifico con il Ministero della Funzione Pubblica sullo stesso argomento, porrà la questione nel confronto che si avrà in quella sede.
OM degli incarichi di Presidenza e mobilità dei Dirigenti titolari. Come FLC Cgil abbiamo sollevato il problema sulla tipologia di personale che potrà trovare posto nella compilazione delle graduatorie “A” degli incarichi di Presidenza.
L’Amministrazione darà indicazioni alle Direzioni regionali affinché nelle eventuali graduatorie “A” siano inseriti solo i riservatari sanati dalla recente legge ma che rimarranno privi di posti perché questi ultimi sono insufficienti a soddisfare il numero dei sanati ma non potranno trovare posto coloro che sono inseriti con riserva nelle graduatorie in attesa di giudizio di merito ma non sanati dalla stessa legge perché privi del titolo di Incaricati di Presidenza.
L’Amministrazione ha inoltre ribadito che, sulla scorta di un parere dell’Ufficio legislativo del MIUR che farà conoscere alle Direzioni Regionali, raccomanderà alle Direzioni regionali una oculata gestione dei passaggi da un settore all’altro nella mobilità professionale dei Dirigenti Scolastici titolari, in modo tale che il calcolo del 15 % dei posti disponibili, come da Contratto dell’Area V, sia tale da non determinare nei fatti con il tempo la cancellazione dei posti vacanti in un settore formativo a scapito di un altro.
La FLC Cgil ha infine posto il problema del rientro nella propria regione di quei Dirigenti Scolastici titolari che, avendo vinto il concorso riservato, per il meccanismo di assegnazione dei posti, sono stati costretti ad andare fuori regione: la facilitazione del rientro è un fatto dovuto anche per evitare questa ennesima discriminazione, che si consumerebbe ai loro danni, derivante dalla legge di sanatoria.
Roma 14 aprile 2005