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Concorso riservato per Dirigenti: una lettera al Presidente e ai Gruppi della Camera

FLC Cgil, CISL Scuola e UIL Scuola chiedono uno specifico incontro

19/01/2005
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Con Nota del 4 gennaio 2005 abbiamo dato notizia dell’inserimento nel disegno di legge governativo 3232, di conversione del decreto Legge N. 280 del 29 novembre 2004, di un particolare articolo riguardante una sanatoria che crea discriminazioni nell’ambito del concorso riservato ai Presidi Incaricati triennalisti. In vista della discussione del suddetto ddl FLC Cgil CISL Scuola e UIL Scuola hanno inviato la lettera che di seguito si pubblica al Presidente della Camera e ai Capigruppo parlamentari della Camera dei Deputati chiedendo uno specifico incontro.

Roma, 19 gennaio 2005

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Testo lettera unitaria

Oggetto: ddl 3232 di conversione in legge del Decreto legge 29 novembre 2004 N. 280, art. 6-sexies.

Onorevole Presidente,
Onorevole,

con la presente vogliamo richiamare l’attenzione delle SS.LL. sull’articolo 6-sexies del ddl 3232 di conversione del Decreto legge 29 novembre 2004 che ci risulta, dal calendario dei lavori della Camera dei Deputati, sarà in discussione il 24 gennaio p.v..

Con l’approvazione di quell’articolo vengono immessi nei ruoli dei Dirigenti Scolastici circa 200 insegnanti che, pur non avendone i requisiti sia per quanto previsto dalla legge (D.L.vo 165/2001 articolo 29) sia per quanto esplicitamente contenuto nel bando di concorso (indetto con decreto direttoriale 17 dicembre 2002 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, quarta serie speciale, N.100 del 20 dicembre 2001) hanno partecipato al concorso suddetto.

I docenti in questione, infatti, non avendo svolto tre anni di incarico di Presidenza, requisito richiesto per partecipare al concorso, riservato, appunto, ai Presidi Incaricati con tre anni di incarico e per ciò detti triennalisti, hanno presentato lo steso domanda. Essi, esclusi dal competente direttore Regionale, hanno successivamente fatto ricorso al Tar, e, avendo ottenuto la sospensiva in attesa del giudizio di merito, hanno concluso positivamente il percorso concorsuale. Il Giudice amministrativo, benché siano passati due anni, nella maggior parte dei casi, non ha ancora emesso sentenza.

Ora, con l’articolo del citato ddl 3232, senza attendere la sentenza di merito, si immettono in ruolo, discriminando così quanti, in ottemperanza alla legge, non hanno presentato domanda perché privi dei tre anni di incarico di Presidenza, quanti hanno superato il concorso regolarmente svolto ma non immessi in ruolo perché troppo esiguo il numero dei posti messi a concorso nella regione di appartenenza, quanti proprio per la presenza dei beneficiati non sono in posizione utile, quanti per la mancanza anche di soli pochi giorni (35) non avevano il requisito di tre anni e sono stati esclusi, quanti fra gli stessi ricorrenti hanno avuto la “sfortuna” di “incappare” in un Giudice che è invece pervenuto a sentenza. Si sottraggono, peraltro, posti ad un eventuale concorso riservato ai Presidi Incaricati.

La riconsiderazione della materia si impone, ed è questo che si chiede per la certezza del diritto e per il rispetto delle persone.

A tal fine chiediamo un incontro in tempo utile che ci consenta una illustrazione più approfondita.

Distinti saluti.