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Conguaglio previdenziale: MEF e INPS non si parlano lasciando le scuole nell’incertezza

La FLC CGIL porrà il problema al MIUR. Nel frattempo invita le scuole a non duplicare un lavoro già fatto e dalla dubbia utilità.

06/03/2017
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Una Circolare dell’INPS, precisamente la n. 20 del 31 gennaio 2017, paragrafo 4, punto 2, dispone l’invio dei dati previdenziali e assistenziali nella certificazione unica 2017.

Ora, il fatto è che tali dati sono stati già comunicati dalle scuole al MEF e l’inserimento in una nuova certificazione indirizzata all’Agenzia delle entrate rischia di produrre un doppio conteggio provocando errori di contabilizzazione e di conguaglio.

Tra l'altro, per il personale delle scuole, è già stato fatto il conguaglio previdenziale che risulta dai cedolini di febbraio 2017 contestualmente a quello fiscale.

Noi pensiamo che tale situazione abbia la sua origine nel fatto che, irresponsabilmente, MEF e INPS non dialogano fra loro lasciando gli interlocutori terzi, in questo caso le scuole, nella più totale incertezza operativa. La cooperazione operativa che pure le norme attuali prevedono fra enti pubblici sono evidentemente un optional per MEF, MIUR, INPS, mentre non si stancano di ricordarlo alle amministrazioni “sottoposte”, come con tutta chiarezza sono considerate le scuole.

Per questo, pur pensando che il rischio duplicazione delle informazioni non sia affatto da escludere, crediamo che, per il momento, la Circolare INPS debba essere ignorata.

E ciò per due motivi: il primo perché non è previsto che si debbano trasmettere dati che sono già in possesso di un livello superiore della Pubblica Amministrazione a meno che non si dia a tutte le amministrazioni coinvolte una chiara e circonstanziata motivazione del perché e a quale fine vengono ulteriormente richiesti tali dati. Il secondo, perché le scuole non possono continuare ad essere subissate di richieste dei medesimi dati da parte di qualsiasi ente/agenzia/ministero, specialmente, ripetiamo, se questi dati sono già stati trasmessi.

Il MIUR dovrebbe fare il suo mestiere: tutelare e indirizzare le scuole nei fatti amministrativi. Cosa che da tempo non fa più lasciando le istituzioni scolastiche in balia di qualsiasi ente che voglia agire di testa sua e per sue convenienze operative.

In un prossimo incontro già fissato per il 15 marzo solleveremo il problema presso il MIUR, sapendo che questi episodi si possono risolvere a monte in un solo modo: creando un unico linguaggio, un'unica piattaforma, un unico e sinergico sistema di interlocuzione fra enti dello stato.