Contratti di disponibilità. Incontro delle Regioni con le organizzazioni sindacali
Un primo incontro dopo lo sblocco dei rapporti tra Regioni e Governo
Il 4 novembre si è tenuto l'incontro richiesto dalle OO.SS. al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, per discutere degli accordi regionali stipulati (o da stipulare) tra le Regioni e il Miur in applicazione dei cosidetti "contratti di disponibilità" previsti dal DL 134/09.
Il Segretario Generale Domenico Pantaleo, ha illustrato le motivazioni, peraltro già presentate nelle audizioni nelle competenti commissioni parlamentari, che hanno indotto la FLC Cgil a dare una valutazione fortemente critica sul provvedimento in attesa di approvazione in Senato.
In particolare Pantaleo ha ribadito che la scelta di ricercare accordi con le Regioni è un palese tentativo di scaricare sulle stesse le conseguenze della pesante riduzione di organico imposta dal Governo e per calmierare l'enorme disagio sociale provocato dai licenziamenti previsti dal piano triennale della L. 133/09.
La FLC Cgil ha ribadito a pericolosità di un'articolazione dell'offerta formativa territoriale condizionata dalle disponibilità economiche delle varie Regioni che prelude ad interventi di sostegno al reddito per i precari della scuola in base alla provenienza territoriale.
Abbiamo ricordato che le convenzioni tra il Miur e le Regioni stipulati fino ad ora presentano impostazioni, procedure e modalità di intervento differenti tra di loro per evidente responsabilità del Ministro che ha sottoscritto accordi bilaterali con le varie Regioni senza discutere una bozza di accordo con la Conferenza delle Regioni.
La FLC Cgil chiede che tutti gli accordi, anche quelli già sottoscritti, debbano mantenere criteri d'intervento e di applicazione unitari sulla base di uno schema di convenzione che deve essere concordato con la Conferenza Unificata Stato Regioni.
Per la FLC Cgil gli accordi regionali devono comunque prevedere interventi e garanzie per tutto il personale precario docente e ATA e prevedere l'allargamento dei benefici a tutto il personale che abbia svolto servizio per almeno 180 giorni, anche cumulando più contratti di supplenza, nell’anno scolastico 2008/2009 o nel 2007/2008, indipendentemente dall'inclusione nelle graduatorie provinciali.
Per quanto riguarda i contratti di lavoro deve valere per tutti il riferimento al CCNL della scuola e l'individuazione degli aventi diritto deve avvenire attraverso lo scorrimento delle graduatorie del personale della scuola.
I rappresentanti delle Regioni hanno preso atto delle posizioni espresse dalle organizzazioni sindacali e hanno annunciato una nuova convocazione dopo l'incontro con il Ministro previsto nel pomeriggio.
Roma, 4 novembre 2009