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Contratti sbloccati: ora rilanciamo la vertenza scuola

Ecco una prima nota, a caldo sull'intesa firmata nella notte.

05/02/2002
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Ecco una prima nota, a caldo sull'intesa firmata nella notte.

Nella tarda notte del 3 febbraio è stato definito l’accordo tra le Confederazioni Cgil, Cisl e Uil e il Governo sul recupero del differenziale d’inflazione per tutti i pubblici dipendenti relativamente al biennio contrattuale 2002 – 2003. L’intesa prevede aumenti medi di 211000 lire per i personale della scuola e di 195000 lire per il restante personale.

Oltre alla parte economica l’importante intesa conseguita prevede una parte normativa riguardante precisi impegni che il governo ha assunto in merito ai rinnovi contrattuale della scuola e del pubblico impiego.

Sulla scuola in particolare è stato ottenuto l’apertura di un tavolo permanente di confronto con il Governo che affronti i seguenti punti:

  • la definizione del piano pluriennale d’investimenti;

  • gli organici del personale docente e ATA;

  • tutti gli aspetti di applicazione della riforma che hanno ricaduta sul personale e sull’organizzazione del lavoro;

  • il confronto sugli aspetti e la funzionalità dei servizi in merito ad eventuali interventi di terziarizzazione.

Sono inoltre stati conseguiti ulteriori importanti punti riguardanti:

  • i rinnovi contrattuali per il periodo 2002 – 2005 e il sistema delle relazioni sindacali dovranno rispondere ai principi definiti dall’accordo Governo Sindacati del Luglio 1993 e confermare l’impianto contrattuale previsto dal d.l. 165/2001e dai CCNL;

  • l’obiettivo comune della stagione negoziale 2002 – 2003 è la difesa del potere d’acquisto delle retribuzioni tramite il contratto nazionale e la contrattazione integrativa alla quale vengono destinate ulteriori quote significative di risorse;

  • la riaffermazione del principio della netta separazione tra gli ambiti di legge da quello della contrattazione rispetto alla competenze in materia di riorganizzazione dell’amministrazione, dei processi di riforma,ecc.; la prevalenza della contrattazione rispetto alle disposizioni di legge in attuazione dell’art.2., c.2 del dlgs 165/2001 in via generale ed in particolare in merito al ddl sulla dirigenza;

  • l’apertura di un tavolo di confronto sulle materie e sugli interventi previsti dagli articoli 28 e 29 della finanziaria 2002 (razionalizzazione degli enti pubblici, terziarizzazione dei servizi) per definire congiuntamente i criteri e i parametri di efficienza, efficacia ed economicità dei servizi che vanno comunque garantite e le tipologie da escludere.

Pertanto sulla base di questi risultati lo sciopero proclamato per il 15 Febbraio è revocato.

La gravità dei problemi riguardanti la vertenza generale sulla scuola rimangono oggetto di iniziative nazionali di mobilitazione unitaria che saranno ulteriormente definite dalle Segreterie nazionali. Sull’art.18, pensioni e fisco rimangono in piedi nell’ambito della vertenza generale le iniziative di mobilitazione indette dalle Confederazioni. Nelle prossime ore seguirà una nota unitaria sulla vertenza scuola.

Roma, 5 febbraio 2002