Contributi alle materne non statali per un sistema integrato pre scuola
Pubblichiamo la nota del 19.11.2001 che riassume i criteri per l'assegnazione dei fondi a favore delle scuole materne non statali, suddivisi su base regionale.
ecco il testo della nota presa dal sito del MIUR
Prot. n. 739
Roma, 19.11.2001
OGGETTO: Esercizio finanziario 2001 - Capitolo 4151 - Concessione di contributi alle scuole materne non statali per la partecipazione alla realizzazione del sistema pre-scolastico integrato. Trasmissione D.M. n. 147 dell'8.10.2001.
Con
Decreto Ministeriale n. 147 dell'8.10.2001 sono stati stabiliti i criteri e le modalità per la concessione di contributi alle scuole materne non statali per la partecipazione alla realizzazione del sistema prescolastico integrato (Capitolo 4151 dell'esercizio finanziario 2001). Il citato D.M. è stato registrato alla Corte dei Conti il 7.11.2001, reg. 6 fg. 342.
Nel trasmettere copia del
suddetto D.M. e del
relativo allegato, si informa che la scrivente Direzione generale ha provveduto alla ripartizione, in termini di competenza, dello
stanziamento iscritto al capitolo in oggetto, di cui
all'unito elenco.
Al riguardo si fa presente che in sede di predisposizione del
piano di ripartizione, secondo i criteri dettati dall'art. 1 del D.M. n. 147/2001, si è proceduto come segue.
Art. 1, lettera a) e lettera b) D.M. n. 147/2001
Si premette che la lettera a) dell'art. 1 si riferisce al criterio dell'assegnazione alle scuole materne non statali autorizzate e a quelle paritarie, per una misura pari al 70% della somma complessiva, in base alla proporzione tra le sezioni funzionanti a livello nazionale e quelle funzionanti in ciascuna provincia; la lettera b) dello stesso articolo si riferisce, invece, al criterio dell'assegnazione del 5% della somma complessiva alle scuole materne non statali autorizzate e a quelle paritarie, che operano in ambiti territoriali caratterizzati da situazioni di svantaggio sociale, da assegnare sempre in base alla suddetta proporzione e in base alla graduatoria allegata al D.M. 147/2001. Ciò premesso, ai fini di cui trattasi si è operato sulla base del dato storico delle sezioni di scuola materna non statale funzionanti nell'anno scolastico 2000/2001, come comunicato a questa Direzione generale dall'ex Servizio Scuola Materna, tenuto conto delle integrazioni pervenute da alcuni Provveditori agli studi riferite sempre all'anno scolastico 2000/2001.
Art, 1, lettera c), D.M. n. 147/2001
Premesso che la lettera c) dell'art. 1 si riferisce al criterio dell'assegnazione del 25 % della somma complessiva alle scuole materne non statali riconosciute paritarie in relazione ai maggiori oneri imposti dalla legge n. 62/2000, si è a tal fine proceduto sulla base del numero delle scuole riconosciute paritarie a decorrere dall'anno scolastico 2000/2001, come risulta dai provvedimenti di riconoscimento emanati dal Ministero.
Si ritiene opportuno richiamare la particolare attenzione sull'articolo 2 del sopra menzionato D.M. n. 147/2001, in base al quale "Il 10 % dei contributi relativi al finanziamento iscritto al cap. 4151 è utilizzato per l'eventuale rettifica, in corso di esercizio finanziario, del numero delle sezioni di scuole materne non statali operanti nelle singole province del territorio italiano. Quanto non utilizzato per la finalità sopra indicata è destinato alle scuole con i medesimi criteri di cui all'art. 1."
Ai fini di cui al sopra riportato art. 2, gli Uffici scolastici provinciali interessati dovranno comunicare alla casella elettronica maternaparitaria@istruzione.it, attivata presso l'Ufficio VIII di questa Direzione generale, le eventuali segnalazioni di ulteriore fabbisogno, in rapporto alle sezioni effettivamente funzionanti nell'anno scolastico 2000/2001,
entro il termine del 05 dicembre 2001.
Si avverte che non sarà possibile prendere in considerazione comunicazioni di rettifiche tardive rispetto al termine suddetto, sia per l'impossibilità di darvi seguito a causa dell'anticipazione dei termini delle operazioni di chiusura del corrente esercizio finanziario per l'entrata in vigore dell'EURO, sia perché la struttura del bilancio 2002 in cui le risorse finanziarie sono suddivise pro quota tra i centri di responsabilità regionali, rende difficile operazioni di recupero.
Si richiama l'attenzione, altresì, sull'art. 3 del D.M. in parola, il quale stabilisce che "Gli Uffici scolastici regionali impartiranno alle proprie articolazioni territoriali le istruzioni per la concreta erogazione dei finanziamenti alle scuole interessate."
IL DIRETTORE GENERALE
f.to Riccio