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Convitti, semiconvitti, educandati: un pezzo dimenticato del sistema pubblico di istruzione

La FLC CGIL chiede al Ministero garanzie per la ripartenza delle attività, in presenza e in sicurezza, delle istituzioni educative.

12/06/2020
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In questi mesi di crisi pandemica, le lavoratrici e i lavoratori dei convitti, semiconvitti, educandati, hanno continuato a garantire agli utenti un affiancamento educativo professionale e costante, per lo più a distanza, ma anche in presenza dove i convitti sono rimasti aperti per garantire accoglienza al alunni stranieri impossibilitati a rientrare in Patria.

E’ evidente, però, che alla ripresa delle attività in presenza, rischiano di ripresentarsi le criticità pregresse del sistema che, amplificate dalla fase epidemiologica, si ripercuoterebbero su un’utenza per cui le istituzioni educative rappresentano condizione e garanzia della frequenza scolastica e del diritto allo studio. 

L’emergenza sanitaria che, pur attenuata, si ripresenterà ancora a settembre, rende urgente prevedere un’attenta pianificazione per consentire l’accoglienza dei ragazzi e la ripresa dell’attività lavorativa in presenza degli operatori, tutelando la salute di tutti e la qualità dell’offerta.

In particolare, la necessità di distanziamento sociale e di applicazione delle misure anti-contagio, in una situazione di forte promiscuità connessa alla residenzialità o semiresidenzialità dell’utenza, richiede uno specifico protocollo di sicurezza e interventi risolutivi rispetto a:

  1. Potenziamento organico: occorre implementare il personale educativo e ATA (collaboratori scolastici, cuochi, infermieri, guardarobieri), per poter garantire l’articolazione delle attività a gruppi, l’integrazione e l’assistenza agli alunni con disabilità, la gestione e l’igiene dei locali, ecc.
  2. Organizzazione delle mense: la necessità di distanziamento richiede di adottare nuove modalità di accesso alle mense e di consumo dei pasti al fine di  prevenire rischi di contaminazione.
  3. Ristrutturazione e ampliamento degli spazi: l’ organizzazione delle attività educative secondo le norme anticontagio pone, ineludibile, il problema di adeguamento/ampliamento di tutti gli ambienti comuni e condivisi, dalle aule alle mense ai dormitori, tanto più nell’ipotesi in cui la rimodulazione degli orari scolastici e delle classi richiedesse un utilizzo di spazi e tempi riservati alle attività del convito/semiconvitto.
  4. Rette: Occorre prevedere incentivi economici alle famiglie disagiate per il pagamento delle rette e/o sostegno economico per le spese di gestione in caso di mancato o parziale versamento delle stesse per l’ eventuale riduzione del servizio offerto.

Come FLC CGIL riteniamo necessaria l’apertura urgente di un tavolo presso il Ministero dell’Istruzione per affrontare tutte le problematiche relative alla ripartenza delle attività in presenza delle istituzioni educative con la previsione di uno stanziamento di risorse necessarie specifiche.