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Copertura integrale dei posti nel concorso riservato

In alcune Regioni, nell’ambito dello svolgimento del concorso riservato ai Presidi Incaricati tiennalisti, è stato proposto che alcuni concorsisti non vengono ammessi al periodo di formazione pur conseguendo la votazione di sufficienza necessaria per l’ammissione

19/05/2003
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In alcune Regioni, nell’ambito dello svolgimento del concorso riservato ai Presidi Incaricati tiennalisti per Dirigenti Scolastici, si sta verificando quanto avevamo previsto ampiamente nei mesi passati – e perciò avevamo proposto l’applicazione della misura della compensazione- e cioè che alcuni concorsisti non vengono ammessi al periodo di formazione pur conseguendo la votazione di sufficienza necessaria per l’ammissione. Ciò naturalmente a causa dell’insufficienza dei posti regionali messi a concorso, pur comprensivi della maggiorazione del 10%.

Per superare questa contraddizione che, peraltro, finirebbe per lasciare vacanti alla fine del concorso un grandissimo numero di posti, CGIL CISL UIL Scuola e SNALS hanno inviato una lettera al Ministro in cui si sollecita un intervento di interpretazione del bando che consenta l’ammissione al periodo di formazione dei partecipanti che hanno conseguito una valutazione positiva nella prova selettiva orale, anche oltre il numero dei posti della Regione.

Ciò naturalmente può avvenire solo consentendo a coloro che hanno fatto domanda per sostenere il concorso in altra Regione rispetto a quella di servizio di poter svolgere il corso nella Regione di provenienza e di precedere nell’assegnazione dei posti quelli che con l’interpretazione del bando verrebbero riammessi.

Roma, 19 maggio 2003
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Di seguito il testo della lettera unitaria

Roma, 12 maggio 2003

Oggetto: concorso riservato presidi incaricati

E’ stato segnalato alle OO.SS. SNALS-CONFSAL, CGIL Scuola, CISL Scuola, UIL Scuola che, in alcune Regioni, quali la Basilicata e l’Emilia Romagna, ultimate le procedure della prima fase concorsuale (lettera a) e b) del 1° comma dell’art. 3 del Decreto n° 100/2002), è risultato un numero di idonei, vale a dire che hanno conseguito la sufficienza, superiore a quello dei posti messi a concorso comprensivi della maggiorazione del 10% nella regione in cui è stata presentata la domanda, che è la stessa di servizio degli interessati.

In considerazione del fatto che la prevista maggiorazione del 10% non consentirà nelle citate Regioni e, presumibilmente, in altre, di ammettere alla frequenza tutti i candidati che hanno conseguito la sufficienza nella fase del colloquio, si chiede alla S.V. di emanare un decreto interpretativo del bando che possa estendere i benefici del comma 4 dell’art. 12 ai candidati che abbiano superato la fase del colloquio, consentendo loro la frequenza del corso di formazione in deroga al disposto del comma 8 dell’art. 10. Al fine di evitare l’intervento di controinteressati, occorre prevedere, altresì, nel suddetto decreto interpretativo, la possibilità di frequenza del corso nella regione di provenienza, nonchè il diritto di precedenza nel rientro nella stessa regione, a quanti hanno fatto domanda di svolgere il concorso in regioni diverse.

Nel ribadire che la richiesta di interpretazione del bando, così come sopra esposta, non arrecherebbe danni né all’Amministrazione né a controinteressati, si chiede alla S.V. l’emanazione di un provvedimento che tradurrebbe compiutamente lo spirito della legge 124/99 che intende garantire ai presidi incaricati meritevoli per le competenze possedute, oltre che per il servizio prestato, l’attribuzione della qualifica dirigenziale.

Distinti ossequi.

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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