Costituzione della fascia aggiuntiva alle graduatorie di merito regionali dei concorsi (GMR infanzia-primaria e GMRE secondaria)
Il Ministero dell’Istruzione ha fornito l’informativa sul decreto che regolamenta la costituzione delle fasce aggiuntive. Un avviso sul sito del MI stabilirà i termini per la presentazione delle domande.
L’informativa del MI
L’istituzione delle fasce aggiuntive alle graduatorie del concorso straordinario primaria e infanzia (DDG 1546 del 7 novembre 2018) e alle graduatorie regionali del concorso della secondaria (DDG 85 dell'1 febbraio 2018) è stata introdotta dal Decreto legge 126/2019, convertito dalla Legge 159/2019.
Il Decreto illustrato ne regolamenta la costituzione. I docenti inseriti nelle graduatorie di merito dei concorsi ordinari del 2016 (DDG 105, 106, 107 del 23 febbraio 2016) possano, a domanda, essere inseriti in una fascia aggiuntiva al concorso straordinario primaria e infanzia e al concorso 2018 della secondaria.
Il docente interessato, in relazione a ciascuna graduatoria in cui è collocato (o come vincitore o come idoneo), può presentare domanda per una sola regione, che sia la medesima nella quale è già presente, oppure una diversa.
La domanda è presentata su base volontaria, tramite un’apposita funzione attivata dal Ministero dell’Istruzione.
Tempi e termini per la presentazione delle istanze saranno pubblicati con un avviso del Ministero.
Ogni candidato sarà inserito nella fascia aggiuntiva con il medesimo punteggio che già possiede nella graduatoria di origine. Queste fasce aggiuntive saranno utilizzate annualmente a partire dal 2020/2021 sino al loro esaurimento.
Le nostre richieste
Fermo restando la richiesta di prorogare la validità delle graduatorie di merito dei concorsi 2016, come FLC abbiamo chiesto di chiarire nel decreto che i docenti che si inseriscono in queste fasce aggiuntive conserveranno il diritto a rimanervi anche laddove le graduatorie di origine dovessero decadere (una situazione che potrebbe interessare gli idonei dei concorsi 2016, perché i vincitori conservano comunque il diritto all’immissione in ruolo).
Abbiamo anche chiesto di puntualizzare nel decreto ministeriale che eventuali rinunce all’assunzione dalle fasce aggiuntive non comportano penalizzazioni, al fine di rassicurare chi dovesse rinunciare alla nomina in una regione diversa rispetto alla possibilità di permanere comunque nella graduatoria di origine.
A latere del confronto sul decreto abbiamo sollecitato l’amministrazione a cercare delle soluzioni per utilizzare le graduatorie attualmente vigenti al fine di effettuare il massimo numero di assunzioni possibili in ogni regione.
Vi sono infatti vincoli normativi che potrebbero ostacolare questo obiettivo. Ad esempio, sulla base delle previsioni del Dlgs 59/2017 a partire dal 2020/2021 alle GMRE del concorso 2018 della secondaria (DDG 85/2018) sarà possibile attribuire solo l’80% delle cattedre, anche in assenza di altre graduatorie dalle quali attingere. Questo potrebbe essere penalizzante tanto per i lavoratori che si trovano in quelle graduatorie, quanto per l’amministrazione, che in alcuni territori incontrerà difficoltà ad assegnare il 100% dei posti disponibili per le assunzioni in ruolo, per i limiti imposti dalla normativa vigente.
Insomma il rischio è che anche quest’anno, nonostante strumenti come la call-veloce e le fasce aggiuntive, molte cattedre restino non assegnate, e che ci sia l’ennesimo massiccio ricorso al precariato che già negli ultimi anni ha assunto dimensioni abnormi.
Restano quindi sempre valide le nostre istanze rispetto alla stabilizzazione di tutti i precari con procedure semplificate, anche in relazione al concorso straordinario.