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Dimensionamento scolastico: sanare i guasti di piani affrettati e illegittimi

Entro dicembre Stato e Regioni dovranno rivedere i criteri di dimensionamento alla luce della sentenza della Corte costituzionale. La FLC in una lettera sollecita il confronto e suggerisce soluzioni

17/09/2012
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In questi giorni di avvio del nuovo anno scolastico alunni, genitori e personale della scuola stanno toccando con mano gli effetti nefasti dei piani di dimensionamento varati dalle amministrazioni regionali per l’a.s. 2012/13: scuole soppresse e smembrate per dare luogo a istituti comprensivi con più di 1000 alunni, organici ridotti, sedi prive di Dirigente scolastico e DSGA.

Tutto questo per ottemperare a una norma, la Legge 111/11, voluta dall’allora Governo Berlusconi con l’unico obiettivo di risparmiare a spese della qualità del servizio scolastico pubblico. Una norma che lo scorso 7 giugno la Corte Costituzionale ha pesantemente sanzionato giudicandola illegittima perché lesiva delle prerogative regionali in materia di riorganizzazione della rete scolastica.

Questa sentenza però è arrivata quando i processi riorganizzativi della rete scolastica per il 2012/2013 erano in via di ultimazione, così molte scuole ora si ritrovano ad aver subito un dimensionamento non solo disastroso sul piano didattico e organizzativo ma anche illegittimo sotto il profilo costituzionale.

Per correre ai ripari la Conferenza delle Regioni ha preso l’impegno di dare attuazione alla sentenza costituzionale a partire dall’a.s. 2013/2014 e il Governo, anche seguito di una risoluzione approvata il 10 luglio al Senato, si è impegnato ad aprire un apposito tavolo di concertazione con le regioni.

Poiché le decisioni per il prossimo anno dovranno essere assunte entro dicembre 2012 e data la delicatezza e rilevanza delle decisioni da assumere, sarebbe auspicabile che questo confronto di merito venga avviato quanto prima.

È quanto sollecita la FLC CGIL in una lettera inviata ai diversi soggetti istituzionali che saranno coinvolti nel confronto. La FLC CGIL chiede anche di partecipare al tavolo, visto che il processo di dimensionamento comporta (ha già comportato) effetti sull’organizzazione del lavoro, sugli organici del personale e sulla qualità del servizio.

Ristabilire la legittimità costituzionale è l’occasione, innanzitutto, di sanare le tante situazioni in cui le scuole e i territori sono stati prevaricati e di ricreare le condizioni minime di qualità necessarie all’attività didattica e all’esercizio professionale.

Secondo la FLC CGIL i nuovi parametri dimensionali devono rispondere a criteri di funzionalità didattica e organizzativa delle scuole, per questo vanno superate le rigidità di criteri prettamente numerici e rispettate le specificità territoriali. Ad esempio, il numero degli alunni non può essere uguale per tutte le scuole ma va rapportato al tipo di scuola e alle diverse realtà territoriali.

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Roma, 13 settembre 2012

Al Sottosegretario Dott. Marco Rossi Doria
Al Capo di Gabinetto Dott. Luigi Fiorentino
MIUR

Al Presidente della VII Commissione Cultura del Senato della Repubblica
Sen. Guido Possa

Al Presidente della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati
On.le Manuela Ghizzoni

Ai Membri VII Commissione del Senato della Repubblica
Ai Membri VII Commissione della Camera dei Deputati
Al Presidente della Conferenza delle Regioni
Al Presidente della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni

Oggetto: dimensionamento della rete scolastica. Sentenza Corte Cost. 147 4 6 2012. Tavolo di concertazione. Richiesta incontro

Egregio Sottosegretario Egregi Senatori Egregi Deputati
Egregio Presidente della Conferenza delle Regioni
Egregio Presidente della IX Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni

La sentenza della Corte Costituzionale, dichiarativa dell'illegittimità dall'art 19 comma 4 del D.L. 98/2011 convertito in legge 111/2011, richiamata in oggetto, non ha potuto trovare immediata esecuzione, essendo intervenuta in un periodo dell'anno scolastico in cui i processi organizzativi preliminari agli atti amministrativi finalizzati all'avvio dell'a.s. 2012-2013 erano pressoché ormai ultimati.

La Conferenza delle Regioni, con l'apprezzamento del Governo, proprio in ragione di quanto sopra espresso, si è impegnata a darne attuazione a partire dall'anno scolastico 2013­2014.

Poiché le decisioni di merito andranno assunte dalle Regioni entro dicembre 2012 occorre, a nostro parere, dare seguito agli impegni presi dalle Istituzioni in indirizzo in varie sedi.

Ricordiamo fra i più importanti le seguenti determinazioni:

  • l'impegno a costituire un tavolo di concertazione con la Conferenza Unificata Stato Regioni assunto dal Sottosegretario all'Istruzione Marco Rossi Doria (risposta immediata alle interrogazioni in VII Commissione della Camera il 4 luglio 2012);

  • la risoluzione approvata dalla Commissione VII del Senato del 10 luglio 2012 che impegna il Governo a prevedere il superamento di criteri rigidi nella definizione dei nuovi parametri dimensionali, a rispettare le specificità regionali e dei territori, senza dover rispettare un numero di alunni uguale per tutte le scuole, dimensionando queste ultime a seconda delle diverse realtà territoriali.

Chiediamo che si avvii quanto prima, stante l'urgenza e la delicatezza delle decisioni da assumere, soprattutto in considerazione del fatto che le scuole hanno già subito un dimensionamento talora forzato e improduttivo, il confronto di merito fra le istituzioni interessate dando seguito agli impegni che spettano a ciascuno dei soggetti interessati secondo le rispettive responsabilità.

Chiediamo, inoltre, un incontro, in quanto Organizzazione sindacale, in considerazione dei riflessi sull'organizzazione del lavoro, sulla qualità del servizio e sull'organico del personale che il processo di dimensionamento comporta.

In attesa di sollecito riscontro auguriamo buon lavoro e porgiamo

Distinti saluti

Il Segretario Generale FLC CGIL
Domenico Pantaleo

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