Diplomifici: ma di quali controlli parla il Ministro?
Già da giugno dell’anno scorso denunciammo la “rinascita” di tanti istituti privati, ecco la presa di posizione del Ministro Moratti, sollecitata da interpellanze parlamentari, e i suoi impegni per controlli futuri riportati dalla stampa.
Già da giugno dell’anno scorso denunciammo la “rinascita” di tanti istituti privati, ormai assediati da un mare di aspiranti al diploma dopo l’emanazione delle nuove norme sulla composizione delle commissioni d’esame. E’ passato quasi un anno di silenzio. Oggi, ecco la presa di posizione del Ministro Moratti, sollecitata da interpellanze parlamentari, e i suoi impegni per controlli futuri riportati dalla stampa. Ma di quali controlli parla, dato che non è mai stato mosso un dito? L’ultima nostra sollecitazione, che risale al 6 aprile scorso, ha stigmatizzato questo comportamento minacciando, esplicitamente, il ricorso alla magistratura. Pubblichiamo il testo proprio di questa lettera, a firma di Enrico Panini, inviata, oltre che la Miur, anche a Direttori Scolastici Regionali.
Roma, 9 aprile 2004
Testo
Oggetto: Esami di stato nelle scuole paritarie. Irregolarità.
Diverse strutture territoriali della Cgil Scuola segnalano la prosecuzione, ed in alcuni casi l’incremento, dell’inaccettabile fenomeno dei “diplomifici” riesumato da parte di alcuni gestori di istituzioni scolastiche paritarie in occasione degli esami di stato.
In effetti, dai dati in nostro possesso, di molti dei quali la fonte è la stessa Amministrazione, risulta la presenza di una massiccia concentrazione di domande di candidati privati all’esame finale di stato accolte da alcune scuole paritarie dislocate in tutto il territorio nazionale in aperto contrasto con le norme di Legge, con le Ordinanze ministeriali e con le Circolari in materia.
Nella maggior parte dei casi si tratta di candidati privatisti provenienti da province e regioni diverse da quelle della scuola scelta per sostenere l’esame.
Questa Organizzazione Sindacale in occasione degli esami del passato anno scolastico, aveva denunciato, sulla base di dati noti e disponibili allo stesso Ministero, il fenomeno favorito, ad avviso di chi scrive, da nuove e discutibili regole introdotte con disposizioni recenti e da controlli carenti se non completamente assenti.
Uno sguardo al numero di domande di candidati esterni accolte dalle scuole denuncia l’esistenza di un fenomeno consistente.
La Cgil Scuola chiede di intervenire tempestivamente nei confronti delle scuole paritarie coinvolte affinché vengano rispettate le norme previste dalla legislazione primaria e secondaria sulla presenza di candidati privatisti a cominciare dalla corretta formazione delle commissioni d’esame.
Colgo l’occasione per informare che, se dovessero permanere situazioni in contrasto con le norme e con il diritto degli studenti, la Cgil Scuola non esiterà a denunciare la situazione alla magistratura.
Ciò nell’esclusivo interesse degli studenti e della qualità della scuola.
Si resta in attesa di un cortese cenno di riscontro.
Distinti saluti.
Enrico Panini