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Dirigenti scolastici: Dimensionamento istituzione e organici dirigenti scolastici - lettera unitaria inviata al Ministro

A seguito della riunione del 30 ottobre, nel corso della quale il Ministero ha manifestato l’intenzione di emanare un decreto di determinazione degli organici dei dirigenti scolastici connesso alle operazioni di dimensionamento in corso, abbiamo inviato al Ministro la seguente lettera unitaria.

06/11/1998
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A seguito della riunione del 30 ottobre, nel corso della quale il Ministero ha manifestato l’intenzione di emanare un decreto di determinazione degli organici dei dirigenti scolastici connesso alle operazioni di dimensionamento in corso, abbiamo inviato al Ministro la seguente lettera unitaria.

CGIL SCUOLA - CISL SCUOLA - UIL SCUOLA
Roma, 6 novembre 1998

Al Ministro della Pubblica Istruzione On.le Luigi Berlinguer

OGGETTO: Piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e Decreto sulla consistenza delle dotazioni organiche del personale dirigente

Nella riunione convocata dall'Amministrazione in data 30 ottobre 1998, le scriventi OO.SS. sono venute a conoscenza della decisione assunta dal Ministero di emanare un decreto ministeriale che esponga la consistenza prevista delle dotazioni organiche del personale dirigente da preporre alle istituzioni scolastiche che saranno rese autonome.
Tale provvedimento, che pure risulta essere un atto dovuto ai sensi dell'art. 3 comma 8 del D.P.R. n. 233/98, rischia di pregiudicare il lavoro di analisi del territorio, di individuazione degli ambiti territoriali di riferimento e di conseguente definizione delle dimensioni ottimali delle istituzioni scolastiche autonome che le Conferenze provinciali di organizzazione della rete scolastica hanno intrapreso e che dovranno concludere entro il 31 dicembre 1998.
Sulla base del trasferimento di poteri operato dal D.L.vo 112/98, le Regioni saranno il nuovo soggetto di programmazione dell'offerta formativa e della rete scolastica, Province e Comuni acquisiranno competenze relative all'istituzione, aggregazione, fusione e soppressione delle scuole, oltre che altre rilevanti competenze di supporto all'azione formativa.
I poteri attribuiti a Regioni, Province e Comuni nell'ambito del D.P.R n. 233/98 costituiscono pertanto una anticipazione in via transitoria di un assetto a regime che prevede una nuova assunzione di responsabilità delle regioni e del sistema delle autonomie locali nei confronti della programmazione territoriale della rete scolastica. Tale impostazione è coerente con l'obiettivo generale che le istituzioni scolastiche autonome acquisiscano una nuova capacità di relazione con il territorio e con le finalità stesse del D.P.R. n. 233/98 e prevede la costituzione di unità scolastiche il cui potenziato dimensionamento permetta loro di diventare ed essere un soggetto che si inserisce nelle politiche di sviluppo del territorio.
Per queste ragioni è di fondamentale importanza che la programmazione territoriale della rete scolastica si realizzi mettendo al primo posto l'analisi delle caratteristiche demografiche, orografiche, economiche e socioculturali del territorio, oltre che la presenza di fenomeni di devianza e di complessità di gestione, per la definizione di ambiti territoriali omogenei dal punto di vista della continuità dei flussi di utenza e della rete dei servizi e della conseguente dimensione ottimale dell'istituzione scolastica autonoma.
Porre un vincolo rigido e precostituito in ingresso all'attività di programmazione che le Conferenze Provinciali hanno da poco iniziato, quale è la definizione degli organici dei dirigenti scolastici per le scuole autonome, può costituire un grave pregiudizio allo sviluppo di un processo programmatorio che non può limitarsi a distribuire sul territorio il numero di istituzioni scolastiche che il Ministero ha loro assegnato.
Sulla base di queste considerazioni, consegue che un eventuale provvedimento sulla materia non può che vedere un più ampio coinvolgimento soggetti interessati, a partire dalla conferenza unificata stato-regioni-autonomie locali.
Deve quindi essere chiarito che i dati sugli organici del personale direttivo, materia che rimane di competenza del M.P.I., hanno, in questa fase, un valore puramente previsionale e che come tali costituiscono un’informazione che il Ministero fornisce come uno degli elementi di cui tener conto per la definizione dei piani definitivi al 2000.
Considerato che nell’incontro svoltosi, l’amministrazione ha chiarito che le proiezioni, sottoposte al confronto, sono state definite tenendo conto della popolazione scolastica, della sua distribuzione sul territorio, applicando con criteri meramente statistici i parametri definiti dal Decreto 233, le scriventi OO.SS. ritengono necessario che qualsiasi intervento l’Amministrazione intenda in questo momento assumere sulla materia, debba essere accompagnato da una nota che espliciti come i dati in esso contenuti non rappresentano una dotazione organica predeterminata e prestabilita ma sono da considerare una previsione del numero di istituzioni scolastiche che l’Amministrazione ritiene, orientativamente indispensabili per soddisfare il fabbisogno formativo del territorio.
Nel denunciare l’utilizzo nella bozza di parametri esclusivamente numerici, di per se rigidi e non attenti quindi alle variabili socio-culturali e territoriali, le scriventi OO.SS. chiedono in ogni caso di riformulare la proiezione, in termini più ampi al fine di dare alle Autonomie Locali maggiori opportunità per valutare le specificità territoriali, recependo quantomeno le previsioni più favorevoli, contenute nella relazione di accompagno al D.Lvo n. 59 sulla dirigenza. Deve essere altresì precisato che, qualora la definizione territoriale della rete scolastica realizzata dalle Conferenze Provinciali sulla base dei parametri fissati dal D.P.R. n. 233 ed approvata dalle Regioni, porti a risultati che si discostano dalle proiezioni previste, l’Amministrazione definirà gli organici del personale direttivo nonché quello dei responsabili amministrativi in coerenza con le scelte effettuate ai livelli competenti, assicurando la dovuta informazione e trasparenza.

Distinti saluti
CGIL Scuola - E.Panini
CISL Scuola - D.Colturani - S.D’Ambrosio
UIL Scuola - M.Di Menna

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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