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Dirigenti scolastici. risposta ad una "pacata" risposta

La "pacata", come viene autodefinita, risposta del Presidente dell'ANP alla mia di qualche giorno fa, si preannuncia, in quanto a pacatezza, fin dal titolo.

11/05/2001
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La "pacata", come viene autodefinita, risposta del Presidente dell'ANP alla mia di qualche giorno fa, si preannuncia, in quanto a pacatezza, fin dal titolo. Esso coniuga veritas (ANP) con odium (CGIL), per poi lasciare il passo al testo che adopera una terminologia punto bella (scomunica, anatema, toni censori, invettiva moralistica), ma, conveniamo, meno esagitata di quella adoperata nella "lettera aperta ai colleghi". Ma di "pacatezza" e di terminologia non vogliamo parlare più di tanto. L'unico argomento nuovo di qualche rilievo è che la dirigenza scolastica viene indebolita per via contrattuale attraverso il limite di nomina, posto dal CCNL dei docenti, di due collaboratori : ricordiamo, a tal proposito, che la consulta dei Dirigenti Scolastici della CGIL Scuola, in libera dialettica con le Organizzazioni sindacali, come è nostro costume, è stata l'unica struttura sindacale di Dirigenti Scolastici a prendere tempestivamente posizione critica e ad annunciare la sua iniziativa per un superamento di tale limite. Quanto ad altri argomenti di seguito avanziamo qualche puntualizzazione. In uno stato di diritto valgono le leggi vigenti: l'art. 11 della Legge 468/78 come modificato dall'art. 5 della Legge 362/88 stabilisce che i costi contrattuali dei pubblici dipendenti sono contenuti nella Legge Finanziaria (né negli assestamenti di bilancio, né nel DPEF). Libero ciascuno di credere alle promesse elettorali extra legem e libero di seminare con ciò illusioni. Abbiamo qualche ragione di credere che forse uno dei candidati premier non se la sente di fare promesse contrarie alla leggi (e ciò per la carica che si propone di ricoprire non può che tornare a testimonianza di serietà) e non risponde a richieste elettorali giacché la maggioranza cui appartiene ha già sottoscritto in senso positivo un impegno politico. La coincidenza delle proposte ANP, Forza Italia, Confindustria su questioni di fondo non può essere rubricata a fatto contingente e casuale. Forza Italia (in una proposta di Legge del 1997 oggi rinverdita) e Confindustria (nel recente Convegno di marzo a Parma) intendono affidare ai Consigli di Amministrazione delle scuole la chiamata dei Dirigenti Scolastici. La CGIL Scuola ha tempestivamente criticato tale proposta. Sull'argomento non abbiamo visto l'ANP, che pure è il Sindacato maggiormente rappresentativo dei Dirigenti Scolastici e che pure per i docenti chiede il reclutamento da parte delle scuole, spendere una parola. Se il fatto è sfuggito all'attenzione, ci permettiamo di segnalarlo. E chiediamo qualche parola di chiarimento.

Che l'ispirazione culturale della CGIL sia vicina a quella delle forze che vogliono modernizzare il Paese nell'equità non significa alcun organicismo e alcuna subalternità. L'autonomia della CGIL e della CGIL scuola a difesa della scuola pubblica e dei suoi lavoratori, comunque collocati nel processo lavorativo, è scritta nella sua libertà di pensiero e azione ed è testimoniata dalle iniziative prese incessantemente contro qualsiasi governo. Per questo non ci affidiamo alle parole ma lasciamo fare ai fatti. E i fatti, che hanno la forza della non contestabilità, dicono che la CGIL Scuola ispira la sua azione a pure logiche contrattuali e a non altro. La stima per la persona, che noi abbiamo e che rinnoviamo, non può far velo alla critica aperta e senza infingimenti alle scelte politiche del Presidente perché esse non sono condivisibili. Per quanto ci riguarda lo scambio epistolare finisce qui, essendo più importante trasferire le divergenze nel campo delle azioni contrattuali.

Armando Catalano

Roma, 11 maggio 2001

Nonno, cos'è il sindacato?

Presentazione del libro il 5 novembre
al Centro Binaria di Torino, ore 18.

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