Concorso dirigenti scolastici: confronto sui criteri di attribuzione dell’incarico dirigenziale
Fermo dissenso della FLC CGIL alla valutazione delle attitudini e capacità professionali dei candidati desunte dai dati in possesso dell’amministrazione, chiesto il rigoroso rispetto della graduatoria di merito.
Si svolto oggi 31 luglio 2019 al MIUR il confronto, attivato ai sensi dell’art. 5, comma 3, lettera g) del CCNL area Dirigenziale Istruzione e Ricerca 2019, relativo ai criteri generali per il conferimento del primo incarico dirigenziale ai 1.984 neo dirigenti scolastici del concorso nazionale 2017 che saranno assunti dal 1° settembre 2019.
In apertura dell’incontro, l’amministrazione ha proposto alle organizzazioni sindacali presenti al tavolo di condividere un criterio che tenesse conto, oltre che della posizione occupata nella graduatoria di merito, anche delle attitudini e capacità professionali desumibili dall’esperienza nella pregressa attività lavorativa.
Come FLC CGIL abbiamo espresso il nostro fermo dissenso rispetto a criteri ulteriori rispetto alla posizione occupata in graduatoria, ritenendo che il punteggio della graduatoria contenga già al suo interno la valorizzazione delle esperienze professionali e che ogni ulteriore e discrezionale valutazione di titoli – peraltro indicati in modo generico e non sempre chiaro e inequivocabile dai candidati - possa costituire un’ulteriore inutile problematicità della procedura concorsuale, oltre a rappresentare un elemento di scarsa trasparenza dell’operato dell’amministrazione.
Qualora l’amministrazione intenderà adottare comunque i criteri illustrati, chiederemo a tutti i direttori generali degli USR di esplicitare gli elementi utilizzati per la valutazione delle attitudini e capacità professionali in tutti i casi in cui nell’attribuzione dell’incarico non abbiano tenuto conto della posizione occupata in graduatoria e metteremo i nostri uffici legali a disposizione di tutti coloro che riterranno di essere stati ingiustamente lesi.
Nel corso dell’incontro abbiamo inoltre riproposto, unitamente agli altri sindacati presenti, le nostre forti perplessità sul contenuto dell’art. 15 del Bando che, non prevedendo l’applicazione dei benefici della legge 104/1992 nella fase di assegnazione alle regioni, potrebbe contenere la violazione di una legge speciale da parte di una norma secondaria e abbiamo auspicato che l’amministrazione sappia individuare le soluzioni necessarie a tutelare tutti i soggetti coinvolti.
Abbiamo inoltre chiesto l’immediata pubblicazione delle sedi disponibili da parte di tutti gli USR e, riguardo ai 520 candidati idonei non vincitori, soluzioni legislative che estendano anche a loro i benefici dell’art. 10, comma 1, del DL 135/2018.
Al termine dell’incontro l’amministrazione ha comunicato che la graduatoria è in corso di pubblicazione e che, nei giorni immediatamente successivi, secondo la tempistica già indicata nel precedente incontro del 23 luglio si procederà alla scelta della regione e all’attribuzione dei 1.984 incarichi dirigenziali autorizzati dal MEF, come da elenco riportato nell’allegata tabella contenente 2 ulteriori sedi rispetto ai posti autorizzati.