Contratto dirigenza “Istruzione e Ricerca”: la trattativa entra nel vivo e affronta l’esame degli aspetti retributivi
Con un’inaspettata inversione del programma dei lavori annunciato nel primo incontro, l’ARAN presenta la sua proposta per l’utilizzo dei fondi contrattuali e degli stanziamenti della finanziaria 2018.
Si è svolto il 24 luglio all’ARAN l’incontro che ha segnato la ripresa delle trattative per il rinnovo del CCNL dell’area dirigenziale Istruzione e ricerca, dopo più di due mesi dall’apertura avvenuta il 14 maggio scorso.
L’incontro, che avrebbe dovuto affrontare il primo dei blocchi tematici indicati dall’ARAN, quello relativo alle relazioni sindacali, è stato invece aperto con l’illustrazione delle risorse contrattuali per il triennio 2016- 2018 calcolate su 7805 dirigenti dell’Area Istruzione e Ricerca, di cui 7448 dirigenti scolastici, 4 dirigenti dell’AFAM, 245 appartenenti all’Università e 108 – di cui 22 di I fascia - alla ricerca (i dati si riferiscono convenzionalmente alle unità in servizio nel 2015).
Sulla base delle stesse percentuali di aumenti attribuite al comparto (0,36% per il 2016, 1,09% per il 2017 e 3,48% a partire dal 2018), l’aumento medio mensile nel biennio 2016-2017 sarà pertanto di 16€ per il 2016 e 48,5€ per il 2017 per i dirigenti scolastici (23,7€ nel 2016 e 71,8€ nel 2017 per il resto della dirigenza dell’area) destinati tutti al tabellare (in totale 838,5 € di arretrati complessivi per gli anni 2016 e 2017).
Per il 2018 l’aumento medio mensile sarà invece distribuito con il criterio della proporzionalità tra le diverse voci stipendiali, 125 € mensili lordi per tutti i dirigenti sul tabellare, 10 € per i dirigenti scolastici (31,5€ per il resto della dirigenza) sulla retribuzione di posizione parte fissa e una ulteriore quota (non ancora quantificata dall’ARAN) destinata a incrementare la retribuzione di risultato.
Per i soli dirigenti scolastici l’ARAN ha poi illustrato le specifiche risorse che la finanziaria 2018 ha stanziato per equiparare la retribuzione di posizione parte fissa (attualmente di 3.556,68 € lordi annui) a quella degli altri dirigenti del comparto (pari a 12.155,61€ lordi annui).
Con i finanziamenti lordo stato di 37 milioni nel 2018, 41 nel 2019 e 96 a decorrere dal 2020 - e con l’ulteriore utilizzo dei 35 milioni stanziati dalla legge 107/2015 per incrementare il FUN - l’ipotesi dell’ARAN è stata quella di incrementare le retribuzioni dei dirigenti scolastici a partire dall’a.s. 2018/2019, utilizzando per il 2018 solo una quota parte dei 35 milioni, pari ai 4/12 relativi al periodo settembre-dicembre 2018.
Come FLC CGIL, oltre a richiedere che la decorrenza degli aumenti sia prevista a partire dal 1° gennaio 2018, abbiamo espresso la nostra forte preoccupazione rispetto alla difficoltà di incardinare nel periodo di validità del contratto le risorse aggiuntive della finanziaria per il l triennio 18-20, dal momento che quelle previste per il 2019 non sono sufficienti a garantire il mantenimento degli aumenti 2018, a meno che non si individui – solo per il 2019 - la possibilità di utilizzare per la retribuzione di posizione di parte fissa ulteriori risorse presenti nel FUN destinate alla parte variabile.
Utilizzo dei fondi della finanziaria 2018 ed esatta quantificazione del FUN 2017/2018 sono perciò due aspetti strettamente connessi che dovranno essere oggetto di un attento approfondimento nel prossimo incontro.
Per il momento registriamo positivamente l’impegno dell’ARAN a cercare una soluzione condivisa che consenta il pieno allineamento della retribuzione di posizione parte fissa dei dirigenti scolastici a quella degli altri dirigenti dell’area, entro il 2018.
L’incontro è stato aggiornato dopo la pausa estiva, con l’impegno da parte dell’ARAN a individuare le modalità più idonee a garantire il raggiungimento di questo obiettivo da cui come FLC CGIL non abbiamo nessuna intenzione di discostarci, continuando a lavorare, come abbiamo fatto incessantemente in questi due mesi di stallo della trattativa, per individuare tutte le possibili soluzioni da proporre al tavolo.