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Dirigenti scolastici: con l’approvazione definitiva del decreto rilancio tutelate le retribuzioni percepite nel 2017/18 e 2018/19

Grazie a un emendamento presente nel testo della legge di conversione, con un decreto interministeriale saranno attribuite a ciascun USR le risorse necessarie a dare copertura agli stipendi già erogati.

17/07/2020
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Con 159 voti favorevoli e 121 contrari il Senato nella seduta del 16 luglio ha approvato definitivamente il decreto rilancio (conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19).

Nella legge di conversione è contenuto anche l’art. 230-bis, comma 3, che prevede l’istituzione di un fondo di 13,1 milioni di euro per l’anno 2020 da destinare esclusivamente alla copertura delle maggiori spese sostenute negli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019 per garantire il mantenimento delle retribuzioni erogate ai dirigenti scolastici, in conseguenza dell’ultrattività dei CIR relativi all’a.s. 2016/2017, evitando così la restituzione delle somme percepite in questi anni.

Con un decreto del Ministro dell’Istruzione, di concerto con il MEF, che sarà oggetto di informazione sindacale, il fondo sarà ripartito tra le regioni e consentirà di riaprire la contrattazione regionale sui compensi relativi agli aa.ss. 2017/2018 e 2018/2019 che, in nessun caso, potranno essere superiori a quelli derivanti dall’ultrattività.

Si chiude finalmente una vicenda molto amara per la dirigenza scolastica che vede la restituzione solo parziale (13 milioni per due annualità) dei tagli permanenti subiti dal Fondo Unico Nazionale a partire dal 2017 (24 milioni di euro annui), a seguito di una interpretazione restrittiva del MEF sull’applicazione del blocco del salario accessorio previsto dall’art. 23 del D.Lvo 75/2017.

Ora sarà necessario consolidare il FUN relativo all’a.s. 2019/2020, quello che dovrà garantire anche la retribuzione dei circa 2000 dirigenti scolastici assunti dal 1° settembre 2019 con il concorso per dirigenti scolastici.

Com’è noto, la finanziaria 2020 ha stanziato a questo scopo 30 milioni di euro per incrementare il FUN ma si tratta di risorse insufficienti che avremmo voluto incrementare di ulteriori 8 milioni di euro attraverso un emendamento mai approdato in aula perché respinto, anche a seguito di una campagna di disinformazione sui social. Ora, in occasione dell’approvazione del decreto rilancio, alcune dichiarazioni di politici disinformati relative ai dirigenti scolastici hanno rischiato di vanificare l’obiettivo di dare copertura all’incapienza del FUN.

Si è trattato di dichiarazioni molto divisive, volte a rappresentare i dirigenti scolastici come una élite di privilegiati che, in una situazione difficile come quella attuale, costringerebbero il personale docente a lavorare gratis, non rinunciando però al loro salario accessorio.

Oltretutto, in questo momento così difficile per la scuola italiana in cui c’è bisogno di una forte coesione di tutta la comunità educante, tali affermazioni risultano ingenerose e inopportune, considerato anche il lavoro instancabile che in questi mesi i dirigenti scolastici hanno svolto, insieme ai docenti e al personale ATA, per garantire la regolare conclusione dell’anno scolastico, lo svolgimento degli esami di stato e continuano a svolgere tra mille difficoltà e incertezze per garantire l’avvio in sicurezza del nuovo anno scolastico.