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Dirigenti scolastici: costituzione fondo nazionale e sua ripartizione per le contrattazioni integrative regionali

Il Ministero dell'Istruzione pubblica la nota. Si riducono le risorse professionali ed economiche disponibili e aumentano la complessità della gestione delle scuole e i carichi di lavoro dei dirigenti.

21/12/2012
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Il MIUR, dopo l’informativa data a voce alle Organizzazioni Sindacali rappresentative dell'area V della dirigenza scolastica ai sensi del CCNL vigente, ha inviato il 20 dicembre 2012 la scheda di quantificazione del fondo unico nazionale e della sua ripartizione tra gli Uffici Scolastici Regionali. In allegato, la nota ministeriale e la nota informativa inviata ai sindacati.

La quantificazione tiene conto anche delle risorse necessarie nel caso in cui entrassero in ruolo, a conclusione del contenzioso in atto, i 355 neo Dirigenti della Lombardia.

I fondi assegnati alle Regioni saranno disponibili per definire, attraverso la contrattazione integrativa regionale, la retribuzione di posizione parte variabile e di risultato dei dirigenti scolastici.

I dirigenti scolastici sono quest’anno meno di 8.000 (7.984) e dirigono 9.133 scuole autonome. Dall’anno scolastico 2010/2011 le scuole sono passate da 10.431 a 10.320 nel 2011/2012 (meno 111) e a 9.133 nel 2012/2013 (meno 1.298). SI tratta di una diminuzione di oltre il 12%; i dirigenti scolastici nell’a.s. 2010/2011 erano  9.169: sono diminuiti di 1.185 unità. In questo anno scolastico 1.286 scuole sono dirette da un dirigente reggente.

Le sedi dell’intero sistema di istruzione sono rimaste le stesse, le istituzioni scolastiche sono cresciute nelle dimensioni e nella complessità e sono gravate di sempre maggiori compiti e responsabilità: alle scuole viene richiesto di migliorare e di innovare, ma sono tagliate continuamente risorse professionali indispensabili al loro funzionamento.

I fondi contrattuali per la retribuzione dei dirigenti scolastici sono stati diminuiti dall’a.s. 2010/2011 di € 2.873.225,49 per effetto degli interventi del precedente governo (Decreto Legge 78/2010). I dirigenti scolastici andati in pensione hanno lasciato nel fondo nazionale € 20.623.114,07 relativi alla RIA (secondo quanto previsto dal CCNL vigente) che si sono trasformati in un ulteriore risparmio. La retribuzione complessiva dei dirigenti scolastici e quindi il loro costo è diminuito. I dirigenti scolastici entrati con i due ultimi concorsi sono retribuiti meno degli ex presidi e direttori e presidi incaricati pur facendo lo stesso lavoro e tutti insieme i dirigenti continuano ad essere retribuiti molto meno degli altri dirigenti pubblici di fascia corrispondente.

Con l’informazione sindacale e la trasmissione del riparto agli Uffici Scolastici Regionali si potrà avviare la contrattazione integrativa regionale. In tutte le regioni la FLC CGIL e le strutture regionali di comparto dei dirigenti scolastici sono impegnate nella apertura dei tavoli per la sottoscrizione dei contratti e per la difesa delle condizioni lavorative e retributive dei dirigenti.

Perché le condizioni mutino realmente è necessario che cambi il valore che viene attribuito alla scuola e ai suoi lavoratori.

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