Formazione dei dirigenti scolastici in servizio e dei neo assunti 2016/2017
Il confronto sindacale elimina alcune delle incongruenze presenti nel primo testo ma i contenuti formativi restano distanti dagli effettivi bisogni formativi dei dirigenti.
Il 22 dicembre 2016 il MIUR ha emanato il Decreto Dipartimentale 1441 e la nota di trasmissione 40586 dopo un incontro di informazione sindacale che recupera, anche se solo parzialmente, la correttezza delle relazioni sindacali rispetto allo scorso anno scolastico quando l’amministrazione ha inviato ai Direttori Regionali il piano per la formazione dei dirigenti scolastici neo assunti dopo aver chiesto “eventuali osservazioni” attraverso una mail.
Il recupero del MIUR è però solo parziale perché il comma 1 dell’articolo 4 del CCNL dell’Area V, prevede la contrattazione collettiva nazionale integrativa sui “criteri per la definizione e il finanziamento dei programmi di formazione e di aggiornamento” e al comma 2 la contrattazione collettiva regionale per “la definizione dei programmi di formazione e aggiornamento attivati a livello locale”, e non l’informazione preventiva.
Continua dunque il nostro impegno per riportare integralmente alla contrattazione la materia della formazione e dell’aggiornamento dei dirigenti scolastici.
Il piano di formazione riguarda sia i dirigenti scolastici in servizio sia i neo assunti, utilizza 1.151.680,00 euro (151.680,00 per i 144 neoassunti e 1.000.000,00 per tutti i 6.998 dirigenti scolastici in servizio) e prevede 50 ore di formazione entro il 2017 (due unità formative da 25 ore, una in presenza e una di ricerca e studio) per tutti i dirigenti e ulteriori 25 ore in presenza per i soli neoassunti.
Ci sono finalmente sia un sensibile incremento delle risorse rispetto al passato sia la positiva definizione di un modello di formazione centrato sulla scelta degli ambiti tematici e delle attività da svolgere da parte degli stessi dirigenti. Il piano inoltre, come chiesto dalla FLC e dalle altre OO.SS., raddoppia i compensi dei mentor dei dirigenti in prova rispetto all’anno scorso.
Non abbiamo invece condiviso l’individuazione di ambiti tematici esclusivamente centrati sulla legge 107 e non coerenti con tutte le attuali problematiche di gestione delle istituzioni scolastiche e abbiamo criticato la creazione di un gruppo di lavoro regionale sui contenuti tematici costituito dallo staff regionale della formazione, dal dirigente della scuola assegnataria dei fondi regionali (la stessa dell’anno scorso), da eventuali altri referenti individuati dall’USR e da una rappresentanza dei dirigenti scolastici. Si tratta in effetti di un’eccessiva e ingiustificata presenza dell’Amministrazione in una struttura che dovrebbe svolgere funzioni di indirizzo culturale e professionale.
Nel Piano di formazione, diversamente da quanto avevamo chiesto, è rimasta un’eccessiva assegnazione di risorse finanziarie sia per le spese della piattaforma che per quelle del coordinamento regionale che insieme utilizzano quasi il 50% del finanziamento per i neoassunti.