Documento conclusivo assemblea presidi incaricati Cgil Scuola del 12 febbraio 2001
L’assemblea nazionale dei Presidi Incaricati della CGIL Scuola svoltasi il 12 febbraio 2001 a Roma, in seguito a numerose assemblee, esprime le seguenti valutazioni.
L’assemblea nazionale dei Presidi Incaricati della CGIL Scuola svoltasi il 12 febbraio 2001 a Roma, in seguito a numerose assemblee provinciali tenutesi nelle settimane precedenti, esaminate le varie questioni all’ordine del giorno in merito all’emanazione del bando de Corso-concorso per Dirigenti Scolastici, esprime le seguenti valutazioni.
La lentezza con cui l’Amministrazione si sta muovendo nel predisporre gli atti necessari all’emanazione e all’espletamento del bando del Corso-concorso per Dirigenti Scolastici è assolutamente inaccettabile.
Non sono accettabili peraltro le motivazioni addotte per giustificare tale ritardo: la definizione della retribuzione, della durata del periodo di prova, del contingente dei posti da destinare alla mobilità fra settori in discussione nella trattativa dell’area dirigenziale scolastica non sono ostacoli che possano giustificare la non emanazione del bando perché poco o nulla hanno a che fare con il reclutamento dei nuovi Dirigenti Scolastici. Ogni Contratto, con questa argomentazione, anche nel futuro, diventerebbe un ostacolo all’emanazione del bando del Concorso.
Parimenti non sono da apprezzare come valide ragioni le mancate concertazioni fra i Ministeri della Pubblica Istruzione e il Ministero della Funzione Pubblica per la definizione dei contenuti, durata e modalità del periodo di formazione, dei soggetti abilitati a realizzarla, dei requisiti e limiti di partecipazione al concorso per posti non coerenti con la tipologia del servizio prestato; né possono essere positivamente valutati i ritardi accumulati nell’emanazione del DPCM sulla composizione delle Commissioni esaminatrici.
Anzi tali ritardi, più che costituire valide ragioni a spiegazione della mancata emanazione del bando, costituiscono prova della lentezza e della trascuratezza con cui l’Amministrazione ha affrontato il problema, sottovalutando l’importanza che riveste il ruolo del Dirigente Scolastico nello sviluppo e nella riuscita dell’intero processo riformatore dell’autonomia ormai avviato nella scuola italiana.
Per quanto riguarda la situazione specifica dei Presidi incaricati si ribadiscono alcune fondamentali questioni fin dal primo momento enucleate e avanzate dalla CGIL Scuola.
La legge 124/99 ha esplicitamente disposto che i Presidi incaricati con tre anni di incarico svolgano un Concorso riservato e acquisiscano il 50% dei posti messi a concorso.
Da ciò non può non discendere che tutta l’organizzazione e l’espletamento del Corso-concorso deve garantire tempi, modalità, percorsi diversi e riservati in modo tale che si realizzi che nessuno del 50% dei posti con riserva, in presenza di concorrenti Presidi incaricati, possa essere assegnato ad altri concorrenti. In altri termini, il meccanismo deve essere tale che a livello nazionale, perché il bando è di livello nazionale anche se organizzato a livello regionale, anche con il meccanismo delle compensazioni, i Presidi incaricati possano accedere alla qualifica in ragione di tutti i posti disponili della riserva.
I tempi del Concorso riservato, ancorché indetto con un unico bando, per consentire snellezza delle procedure e risparmio di spesa devono precedere quelli del concorso aperto a tutti.
Le modalità del corso-concorso riservato, più che finalizzate alla selezione, devono essere orientate alla ricognizione delle qualità professionali possedute e già sul campo sperimentate, e non solo in tre ma in molti casi in numerosi anni di incarico per lo più nelle situazioni più difficili del Paese. Da questo punto di vista la discussione delle esperienze e dei "casi professionali" può essere momento accertativo sufficiente.
I contenuti della prova, lungi dall’accertare conoscenze generali e generiche di carattere culturale, devono riguardare l’esperienza maturata sul campo in anni di direzione concreta delle scuole.
Per quanto concerne gli incarichi di Presidenza dell’anno scolastico 2001-2002 l’Assemblea ritiene che, stante la necessità di ricorrere ancora da parte dell’Amministrazione al servizio dei Presidi incaricati, debbano essere liberalizzati gli incarichi in tutti gli ordini di scuola seguendo i criteri stabiliti nel Contratto Nazionale e consentendo l’assunzione dell’incarico con precedenza, da parte di chi ha già ricoperto tale funzione, nei diversi settori scolastici.
L’Assemblea, al fine di dare continuità all’iniziativa odierna e di estendere la discussione fra i colleghi e nei vari territori, decide di costituire il Coordinamento Nazionale dei Presidi Incaricati dellaCGIL Scuola, rappresentativo delle varie realtà territoriali, nelle persone di:
Gerardi (Piemonte), Gabbi (Trentino), Garbato (Liguria), Sestini (Toscana), (per i Convitti, Marconi Toscana), Altamura, Morleo (Emilia Romagma), Barison (Veneto), Minguzzi e Belotti (Lombardia), Matarazzo e Lauri (Lazio), Cristiano (Puglia), Ferraro (Sicilia), Serra (Sardegna), Castiglione (Calabria).
In questo senso impegna da subito il Coordinamento a riportare la discussione a partire dai prossimi giorni nelle sedi provinciali perché le proposte del Coordinamento siano fatte conoscere e siano arricchite dal confronto con i Presidi incaricati delle situazioni locali.
Roma 12-2-2001