Documento della FLC Cgil sui debiti formativi
La FLC chiede di rivedere la normativa sul recupero dei debiti formativi perché presenta molti punti critici.
A distanza di qualche mese dall’adozione dei provvedimenti ministeriali destinati a modificare la normativa sul recupero dei debiti formativi, possiamo affermare con certezza che l’applicazione dell’OM 92/07 produce più problemi di quanti ne risolva, come da noi già denunciato in occasione del confronto aperto con il sindacato su tale materia.
Nelle scuole si sono conclusi gli scrutini sia trimestrali che quadrimestrali e ci si trova a dover fare i conti con l’attuazione di una normativa che presenta numerose pesantezze formali e numerose incongruenze, riguardanti sia lo svolgimento delle operazioni, che le ricadute sul personale e sugli studenti.
A partire dai finanziamenti, insufficienti a rispondere a tutte le esigenze di recupero, e che dunque impongono una scelta delle materie da recuperare, se non si vuole intaccare il fondo di istituto, destinato ad altri usi o, ancora peggio, chiedere un contributo alle famiglie.
L’altro scoglio è rappresentato dagli scarsi spazi di flessibilità esistenti, in istituti in cui l’attività scolastica già si prolunga alle ore pomeridiane rendendo impossibile ogni ulteriore appesantimento.
L’attività di recupero nei periodi estivi poi contrasta in modo evidente con stage degli studenti presso le aziende, ferie degli insegnanti e trasporti urbani insufficienti.
Tutto questo perché il MPI ha voluto imporre i tempi e i modi del recupero quasi in dettaglio dettando un’agenda fitta di adempimenti che non si attaglia a numerose realtà scolastiche e inducendo dunque risposte di tipo formale.
Noi riteniamo che il problema, sicuramente fondato, di elevare il livello degli apprendimenti degli studenti, debba passare per una revisione profonda del modello di insegnamento-apprendimento e debba essere lasciata all’autonomia delle scuole la scelta dei modelli organizzativi e didattici più adeguati.
Con questo documento della segreteria nazionale della FLC Cgil, intendiamo chiedere al ministro Fioroni di intervenire urgentemente sull’OM 92/07 per apportare sostanziali modifiche ad una normativa che ha rivelato alla prova dei fatti evidenti limiti.
Roma, 14 febbraio 2008