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Droga nelle scuole: fondamentale e’ l’azione educativa

La condanna del Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Majorana” di Rho per aver “agevolato l’uso di sostanze stupefacenti” (sono le parole del Giudice riportate dai giornali) ripropone un problema che non può essere affrontato con le denunce e le condanne degli operatori scolastici

30/06/2004
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La condanna del Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Majorana” di Rho per aver “agevolato l’uso di sostanze stupefacenti” (sono le parole del Giudice riportate dai giornali) ripropone un problema che non può essere affrontato con le denunce e le condanne degli operatori scolastici.

Sappiamo che Dirigenti e Docenti combattono la loro quotidiana battaglia etica e culturale per sconfiggere tra gli studenti l’uso della droga, perché consapevoli che l’unica efficace azione è quella del dialogo con le giovani generazioni.

Il messaggio repressivo di recente rilanciato anche dal Vicepresidente del Consiglio e che risponde ad una logica astratta e inefficace va perciò sostituito con il confronto con i giovani e con il messaggio educativo.

Nell’attesa di conoscere le motivazioni della sentenza e l’esito del prossimo giudizio di appello, esprimiamo viva preoccupazione perché la sentenza stessa potrebbe essere utilizzata per alimentare interventi autoritari e una cultura colpevolizzante nei confronti degli operatori scolastici, e dei Dirigenti Scolastici in primo luogo, che è davvero l’ultima cosa di cui ha bisogno la scuola italiana.

E’ da considerare in ogni caso inefficace la logica del capro espiatorio che serve più ad esorcizzare i problemi che non a compiere scelte di carattere sociale e culturale adeguate ad un contesto di educazione quale quello scolastico.

Esprimiamo solidarietà al Dirigente Scolastico, in sintonia del resto con la posizione solidale dei Docenti del Liceo Scientifico “Majorana” di Rho, che hanno espresso apprezzamento per l’operato del Dirigente Scolastico anche su questa specifica questione.

Roma 30 6 2004