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Educazione ambientale: la FLC CGIL invita le scuole a un protagonismo informato e consapevole, a partire dalla scelta dei partner

Occorre affidare la formazione degli insegnanti sui temi ambientali a chi ne ha le competenze, senza palesi contraddizioni.

04/02/2020
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Le istanze rappresentate nelle piazze dai giovani dei “Fridays For Future”, che hanno opportunamente richiamato l’attenzione sul rischio di una catastrofe ambientale, richiedono azioni urgenti, concrete ed efficaci, a partire dalla diffusione di una cultura dello sviluppo ecocompatibile e dal potenziamento dell’educazione alla sostenibilità in ogni grado di istruzione, aprendo le porte delle scuole a laboratori, esperienze, attività di formazione.

Per questo la FLC CGIL è impegnata come opinion leader nella campagna Italia in Classe A promossa da ENEA - Ente Nazionale di ricerca sulle Energie Alternative - in collaborazione con il MISE, per favorire azioni e comportamenti virtuosi che accompagnino e facilitino la transizione energetica verso la sostenibilità economica, ambientale e sociale

Stupisce e preoccupa, invece, che l’Associazione Nazionale Presidi abbia stipulato con ENI una convenzione che prevede un programma congiunto di incontri sulla sostenibilità ecologica, per affiancare le scuole e formare i docenti sui temi dell’emergenza climatica e dell’educazione ambientale.

Risulta incomprensibile che un progetto formativo di tale portata venga affidato a una delle maggiori società internazionali nel campo delle esplorazioni e trivellazioni di fonti fossili, che investe meno del 2% del proprio fatturato in progetti di sviluppo per le energie rinnovabili

È un errore da parte del Ministero avallare questa operazione che dovrebbe essere affidata non a un’azienda che fa profitti ai danni dell’ambiente, ma a soggetti terzi, rappresentanti degli interessi collettivi, quali sono, per esempio, gli enti pubblici di ricerca.

Esprimiamo fiducia nelle autonomie scolastiche e rispetto per la sovranità degli organismi collegiali che, nella definizione del piano di formazione, sapranno individuare percorsi coerenti e rispondenti ai bisogni di qualità, scegliendo come riferimento soggetti che operano concretamente per la sostenibilità ambientale e la riconversione ecologica.