Educazione civica: illustrate le linee guida per il nuovo insegnamento trasversale
Modificato l’impianto della precedente sperimentazione, permangono forti dubbi sulla realizzazione di un intervento così importante senza risorse e in un momento complesso.
Il 15 giugno 2020 durante l’incontro già previsto per la presentazione alle organizzazioni sindacali della bozza di ordinanza relativa allo svolgimento della sessione straordinaria riservata ai candidati esterni, il Ministero dell’Istruzione ha illustrato la proposta di decreto delle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, ai sensi dell’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92.
Il provvedimento contestualmente è stato trasmesso per il previsto parere al CSPI che, nella precedente proposta, si era espresso negativamente.
Già nella fase della sua stesura, come FLC CGIL avevamo rilevato le nostre perplessità e durante l’incontro di oggi abbiamo ribadito che, ancora una volta, pur considerando importanti e strategiche alcune attività della scuola, soprattutto in questa fase così complicata per i nostri ragazzi, si decide di realizzarle a costo zero.
Perché possa essere veramente realizzato, l’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica deve poter contare su un monte ore e su un organico dedicato, mentre al momento rimangono poco chiare le attribuzioni delle responsabilità e la gestione delle 33 ore previste rispetto ai vigenti piani orari.
Sebbene sia stata superata la sperimentazione obbligatoria nella impostazione proposta dall’allora ministro Bussetti, le nuove Linee guida, a partire dal prossimo anno, dovrebbero prevedere in tutte le scuole di ogni ordine e grado la predisposizione a cura del Collegio dei Docenti di un curricolo integrato con la nuova disciplina e dei relativi strumenti di valutazione. Tali azioni saranno attentamente monitorate dal Ministero con modalità ancora da definire durante il biennio 2020/2022, ai fini della necessaria istruttoria per definire i traguardi di sviluppo delle competenze, gli obiettivi specifici di apprendimento e i risultati attesi.
In attesa di ulteriori approfondimenti e del parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, possiamo affermare comunque che il prossimo anno scolastico 2020/2021, in considerazione del difficile momento che stiamo attraversando, non ci sembra il momento più opportuno per impegnare i Collegi dei Docenti anche in questa profonda innovazione del curricolo. Soprattutto, non ci sembra il caso che, alla luce del notevole impegno che sarà richiesto nella predisposizione di attività articolate in gruppi, in turni, in modalità ancora tutte da predisporre, si proponga la complessità di un insegnamento trasversale ad organico invariato.
La FLC CGIL ritiene estremamente importante l’idea di consentire agli studenti uno sviluppo culturale, valoriale e una più approfondita consapevolezza critica sui temi della cittadinanza, ma tale centralità deve essere ribadita da scelte ordinamentali conseguenti, cioè individuando tempi, spazi e docenti dedicati ad una così rilevante funzione formativa.