Educazione degli adulti: sintesi della riunione del gruppo di lavoro
Mercoledì 7 giugno si è riunito il gruppo di lavoro per l’educazione degli adulti in cui erano presenti esponenti delle regioni, dell’ANCI, delle organizzazioni sindacali e del ministero della pubblica istruzione.
Mercoledì 7 giugno si è riunito il gruppo di lavoro per l’educazione degli adulti in cui erano presenti esponenti delle regioni, dell’ANCI, delle organizzazioni sindacali e del ministero della pubblica istruzione.
I punti all’ordine del giorno riguardavano i problemi da affrontare prioritariamente per la configurazione del sistema integrato e le proposte per l’avvio del piano d’alfabetizzazione funzionale della popolazione nonché di progetti sperimentali, integrati d’istruzioni e formazione.
Nell’introduzione, il Ministero ha manifestato l’intenzione di avviare prime esperienze di progetti pilota in attesa che sia approvato il collegato alla finanziaria, che subirà ulteriori slittamenti. La fase sperimentale diventa, quindi, inevitabile in attesa dell’approvazione del quadro normativo.
E’, inoltre, intenzione del ministero emanare, entro il mese prossimo, un atto d’indirizzo sui problemi relativi al nuovo assetto dei centri territoriali.
Durante la discussione, la CGIL (federazione e scuola) ha posto i seguenti problemi, ripresi anche da altri interventi.
- necessità di lavorare in progress, date le profonde novità presenti nel documento del 2 marzo, ma anche le disparità esistenti a livello territoriale.
* caratterizzare i progetti pilota su due aspetti: l’integrazione e il coinvolgimento delle scuole superiori. Ciò richiede che si proceda al più presto alla definizione dei comitati regionali e locali, i luoghi della concentrazione e dell’integrazione tra soggetti diversi, e che ci si muova a partire dalle esperienze che già da anni hanno iniziato percorsi di verticalità e d’integrazione, valorizzando il diverso tipo di competenze presenti nei diversi ordini di scuola.
* Procedere alla definizione dei nuovi curricoli della scuola secondaria serale, in quanto l’attuale assetto impedisce la flessibilità necessaria per un’attività di tipo modulare.
* coinvolgere il gruppo di lavoro nella definizione dei progetti pilota, evidenziando la necessità di intervenire anche nel settore dell’occupazione temporanea rispetto ai giovani, anche con titolo di studio medio alto, che, però, hanno bisogno di una formazione continua per passare a tipologie di lavori diversi
* ragionare in modo integrato sulle risorse disponibili
* procedere ad una formazione integrata degli operatori (scuola, volontariato, formazione professionale), il che significa che gli IRRSAE devono programmare insieme con altri soggetti.
* Avviare il più velocemente possibile il confronto con le organizzazioni sindacali per quanto riguarda i temi relativi agli organici e alla sistemazione del personale.
Per quanto riguarda i punti all’ordine del giorno, si è concordato sulla necessità di procedere all’attivazione dei tavoli di concertazione regionale e dei comitati locali che, progressivamente, dovranno sostituire gli attuali comitati provinciali.
Data la gran diversificazione delle esperienze territoriali, ai diversi livelli, (integrazione di sistema, intervento degli enti locali, presenza e dislocazione dei servizi per l’impiego….) si è, inoltre, convenuto di demandare a due documenti, rispettivamente delle regioni e dell’ANCI, l’indicazione di alcuni criteri guida rispetto alla definizione degli ambiti territoriali in cui collocare i centri territoriali e alla costituzione dei comitati locali.
Per quanto riguarda il piano d’alfabetizzazione funzionale e i progetti pilota, il ministero li riesaminerà alla luce delle osservazioni fatte.
La prossima riunione è prevista per Lunedì 25 giugno.