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Effetto dei tagli agli organici nella scuola primaria: oltre 2.500 docenti in esubero.

La riduzione di oltre 8.700 posti docenti per l’anno prossimo nella scuola primaria, ha determinato un significativo esubero di personale.

08/06/2010
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Come era prevedibile, il forte taglio al personale docente della scuola anche per il prossimo anno scolastico 2010-2011 (- 26.000 posti totali, di cui oltre 8.700 nella sola scuola primaria), oltre a “trasformare” il modello didattico del tempo pieno in “tempo di parcheggio” e, dunque, a pregiudicare la qualità dell’offerta formativa nella scuola pubblica, ha prodotto anche un forte esubero di personale.

Nella scuola primaria, dove gli organici sono ormai definitivi e dove sono stati effettuati anche i trasferimenti di personale, emerge alla fine una situazione di esubero di oltre 2.500 docenti.

Un dato preoccupante, anche perché concentrato in modo particolare (oltre l’80%) in alcune regioni del sud: 863 docenti in esubero in Campania, 828 in Sicilia, 454 in Puglia, 207 nel Lazio, 71 nelle Marche, 67 in Abruzzo, 44 in Calabria, 42 in Molise, 31 in Veneto, 19 in Sardegna, 18 in Piemonte.

La creazione di questo forte esubero di personale docente nella primaria è dovuto ai tagli, ma anche al fatto che, rispetto allo scorso anno, i pensionamenti nella scuola per settembre 2010 sono molti di meno. Questo esubero di personale, da utilizzare comunque in organico di fatto su eventuali posti in deroga o sui pochi posti vacanti, determinerà, a sua volta, il licenziamento di un sempre maggiore numero di precari, che andrà ben oltre il taglio dei posti in atto.

Roma, 8 giugno 2010

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