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Entro un mese il bando di concorso ordinario per dirigenti

Il Dott. Cosentino e il Dott. Pagliuso, nell’incontro odierno con le Organizzazioni Sindacali sul concorso per 1500, hanno annunciato che l’ultimo passaggio, prima dell’emanazione del bando, è costituito dal parere sulle tabelle dei titoli

05/10/2004
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La delegazione dell’Amministrazione, rappresentata dal Dott. Cosentino e dal Dott. Pagliuso, nell’ incontro odierno del 5 ottobre 2004 con le Organizzazioni Sindacali sul concorso ordinario per 1500 posti di Dirigenti Scolastici, già autorizzato con DPR del 2 settembre 2004, ha annunciato che l’ultimo passaggio, prima dell’emanazione del bando, è costituito dal parere sulle tabelle dei titoli che esprimerà il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI). Poiché il calendario dei lavori del CNPI prevede a breve la riunione di tale organismo, è ragionevole pensare che il bando sarà emanato ai primi di novembre.

La delegazione dell’Amministrazione ha illustrato di nuovo i criteri che presiederanno al percorso selettivo già ampiamente illustrati in precedenti incontri.

La FLC Cgil, ascoltata l’esposizione dell’Amministrazione, ha presentato sulle varie problematiche le seguenti osservazioni e proposte:

  • il numero degli ammessi alla fase delle prove scritte deve essere il più ampio possibile (otto volte i posti messi a concorso) per consentire la partecipazione più larga, considerato che la dimensione regionale e i piccoli numeri dei posti non comporteranno problemi di gestione del percorso selettivo;

  • la tabella dei titoli deve essere equilibrata fra quelli culturali e professionali e deve essere anche coerente con quella già adottata per il concorso riservato: in questo senso, accanto alla valutazione del titolo prestato come Docenti comandati per l’autonomia – riconosciuto nel riservato e introdotto dall’Amministrazione – occorre riconoscere il servizio prestato come comandati all’IRRE e come supervisori di tirocinio;

  • valutare il servizio prestato in qualità di docente dopo l’acquisizione de lruolo comprensivo dei sette anni necessari per l’accesso al concorso;

  • considerare il servizio prestato come componente docente eletto negli Organi collegiali;

  • considerare come titoli sufficienti la laurea e i sette anni dopo il ruolo anche se disgiunti;

  • considerare come titolo valido per l’ammissione al concorso i titoli che le leggi hanno equiparato alla laurea;

  • prevedere la possibilità di scelta delle sedi da parte dei vincitori secondo l’ordine delle graduatorie;

  • prevedere la possibilità di scelta dei posti in altre regioni rimasti vacanti.

La FLC Cgil ha inoltre fatto presente che è necessario prendere in considerazione i seguenti altri problemi:

  • ritagliare per la quota spettante il numero dei posti da riservare alle scuole con lingua di insegnamento slovena;

  • prevedere, anche per incoraggiare l’impegno che il percorso richiederà, l’incremento dei compensi per i componenti le commissioni del concorso.

E’ necessario inoltre porsi per tempo il problema della eventuale partecipazione al periodo di formazione da parte di personale docente impegnato nelle scuole italiane all’estero.

L’Amministrazione si è riservata di valutare tali proposte e assumere le determinazioni in merito, essendo tali questioni non materia di trattativa ma di consultazione sindacale ed essendo la decisione finale di competenza e responsabilità esclusiva dell’Amministrazione stessa
Roma 5 ottobre 2004

Nonno, cos'è il sindacato?

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