Esami di stato: 200 commissari di matematica scrivono al ministro
Il maggior rigore negli esami di matematica privilegia non la maggiore problematicità, ma la complessità di calcolo e l’ampiezza del programma da portare all’esame.
Tra le numerose questioni sollevate dagli ultimi esami di Stato non sono mancate le polemiche suscitate dalle prove scritte, in particolare da quella di matematica dei licei scientifici. Una lettera su questo argomento, che aveva raccolto alla data del 16 luglio oltre 200 firme di docenti di matematica impegnati in queste commissioni d’esame, è stata inviata al ministro.
Una copia, che volentieri pubblichiamo, è stata inviata anche a noi.
Nella sostanza i 200 firmatari non contestano il maggior rigore dell’esame, ma il fatto che questo anziché puntare alla maggiore problematicità dei quesiti abbia insistito sulla maggiore complessità dei calcoli e su una vastità più ampia dei programmi a cui riferirsi, sconfinando dal programma dell’anno terminale a quelli degli anni precedenti. Il tutto, naturalmente, con grande disorientamento e difficoltà degli studenti esaminati.
Roma, 8 agosto 2007