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Esami di stato: chiarimenti sulle ammissioni di esterni e "ottisti"

Correzioni e precisazioni sull’ammissione all’esame per sciogliere i pasticci di una valutazione troppo pilotata dal MIUR.

19/01/2010
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L’ansia valutativa dell’attuale Ministero è direttamente proporzionale alla immagine con cui vuole presentarsi al pubblico ma anche alla sua pratica pasticciona. E anche stavolta sembra avergli giocato un altro brutto scherzo.

Con una nota del 14 gennaio scorso il MIUR infatti ritorna sul tema della valutazione per operare una precisazione ma anche una correzione.

La precisazione riguarda i candidati esterni già promossi all’ultimo anno, i quali, come avevamo ben messo in luce nel nostro precedente commento, da questo anno dovranno sottoporsi a un esame preliminare, Era paradossale infatti che per i candidati interni si prevedesse l’ammissione, mentre gli esterni già promossi all’ultimo anno andavano direttamente all’esame senza nessuna verifica di ammissione. L’errore, dovuto alla superficialità con cui era stata restaurata l’ammissione, era stato corretto con una misura apposita nella legge 167/2009. La nota dà indicazione ai dirigenti scolastici di mettere al corrente della nuova situazione tutti gli esterni.

La correzione riguarda invece gli “ottisti”, cioè coloro che possono chiedere di andare direttamente all’esame di stato saltando l’ultimo anno grazie ai buoni risultati ottenuti nel penultimo. Qui la circolare 85/2009 prevedeva un voto in condotta non inferiore all’otto sia per il penultimo anno che per il terzultimo, mentre le norme transitorie del DM 99/2009 lo prevedevano solo per il penultimo.

In altre parole, si dice ora, per anticipare l’esame bisogna avere voti non inferiori all’otto, ivi compreso quello in condotta, nel penultimo anno (cioè quest’anno 2009-10), mentre per il terzultimo (lo scorso anno 2008-09) basta avere voti non inferiori al sette in tutte le discipline.

Roma, 19 gennaio 2010

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