Esami di Stato conclusivi primo ciclo 2022/2023: torna il regime pre-covid
Emanata la nota ministeriale che contiene le informazioni sintetiche circa lo svolgimento dell’esame.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato sul proprio sito la nota informativa 4155 del 7 febbraio 2023 inerente l’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione per il corrente anno scolastico 2022/2023.
Si tratta di indicazioni sintetiche sui requisiti di ammissione e lo svolgimento delle prove scritte e del colloquio dove chiaramente si evince, ed è riportato in premessa, che il quadro normativo di riferimento torna ad essere il DLgs 62/17, ovvero il contesto che regolava le modalità adottate prima dell’emergenza sanitaria.
Le disposizioni riportano una traccia essenziale, rinviando poi i dettagli (calendarizzazione, particolari situazioni dei candidati, privatisti etc…) e gli aspetti organizzativi (commissioni e sottocommissioni) ai decreti di riferimento.
L’aspetto più rilevante riguarda la re-introduzione delle prove INVALSI tra i requisiti di ammissione all’esame, dopo gli anni della pandemia in cui la mancata partecipazione alle stesse non costituiva impedimento di partecipazione all’alunno.
Requisiti di ammissione
Costituiscono requisiti di ammissione:
- aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
- non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato;
- aver partecipato alle prove INVALSI di italiano, matematica, inglese.
La parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline non compromette l’ammissione all’esame, salvo delibera, adeguatamente motivata, del consiglio di classe.
Voto di ammissione
Il voto di ammissione è espresso in decimi dal consiglio di classe, in sede di scrutinio finale, sulla base del percorso scolastico triennale; può essere inferiore a sei/decimi nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline.
Prove d’esame
Le prove d’esame si articolano in:
- prova scritta di italiano o della lingua nella quale si svolge l’insegnamento
- prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche
- prova scritta, articolata in due sezioni, una per ciascuna delle lingue straniere studiate.
- Colloquio orale
Le tracce delle prove sono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare, sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte.
Il colloquio, condotto collegialmente dalla sottocommissione, valuta il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo e il livello di padronanza delle competenze connesse all’insegnamento trasversale di educazione civica.
Per i percorsi ad indirizzo musicale, nell’ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.
Votazione finale
È espressa in decimi ed è determinata dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio. Per il superamento dell’esame, è richiesta una votazione pari o superiore a sei/decimi. La lode può essere attribuita dalla commissione, con delibera all’unanimità, ai candidati che hanno conseguito un voto di dieci/decimi, tenendo a riferimento sia gli esiti delle prove d’esame sia il percorso scolastico triennale.
Certificazione delle competenze
Il documento ha funzione certificativa delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza progressivamente acquisite e orientativa per quanto riguarda la scelta della scuola del secondo ciclo. Viene redatto durante lo scrutinio finale.